Expo 2030, una figuraccia incredibile davanti al mondo intero. Nonostante sia passato un giorno, l’eco di quanto accaduto a Parigi per la scelta della città che ospiterà il prossimo Expo nel 2030, è ancora più grande e allo stesso tempo disarmante.

Ma il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi non sembra affatto meravigliato da quanto è successo in Francia, con la vittoria schiacciante di Riyad che ha ottenuto 119 voti, Busan, della Corea del Sud, con 29 e desolante Roma terza con appena 17 voti. “Scandaloso che Roma sia stata considerata alla stregua di una città del terzo mondo“, ha premesso il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi.

Expo 2030, Bandecchi: “Puniti dalla nostra incapacità di fare squadra, l’Italia è alla frutta”

Non crede a quello che è avvenuto o meglio cerca di non crederci, ma sapeva benissimo come sarebbe andata, Stefano Bandecchi che a Tag 24 con durezza ma estrema chiarezza spiega: “Mi dispiace, ma è la dimostrazione palese degli errori mostruosi commessi dai governi degli ultimi vent’anni che non hanno prodotto ricchezza, ma hanno sempre coltivato la miseria, ora il mondo ci ha sbattuto in faccia cosa siamo diventati, niente“.

Siamo stati puniti per la nostra incapacità a fare squadra – ha aggiunto il coordinatore di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi dopo un’intera giornata di lavoro in Consiglio Comunale – siamo stati puniti per la nostra incapacità nel dimostrare ricchezza e siamo stati giustamente puniti perché un popolo che campa di elemosine come quelle che noi stiamo ricevendo dal Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dopo che abbiamo incassato 105 miliardi ancora abbiamo le situazioni che tutti i cittadini sono vedere semplicemente la dimostrazione che non solo Roma, ma tutta l’Italia è alla frutta. E tutto questo è per come si trova l’Italia, non solo Roma e fa cacare, in Italia si salva solo Milano il resto fa cacare, purtroppo è la realtà“.

Il coordinatore di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi non è d’accordo con il presidente del Comitato Promotore e ambasciatore Giampiero Massolo che ha parlato di “deriva mercantile”. E qui il Sindaco di Terni non risparmia nessuno e affonda: “Ma quale deriva mercantile, qui non c’è nessuna deriva mercantile, ma l’emersione di un mondo che era povero che sta emergendo su un mondo che era ricco, ma che si è totalmente destabilizzato cerebralmente e quindi oggi siamo pieni di persone che non sanno esattamente come mai sono collocati in certi posti di lavoro

Abbiamo onorevoli e senatori – riprende il suo affondo Stefano Bandecchiche nella vita non avevano un’idea chiara di quello che avrebbero fatto e di quello che stavano facendo e questa è la dimostrazione evidente, ma lo vediamo chiaramente negli ultimi vent’anni, e questa è la dimostrazione evidente di come siamo finiti. Se lasciamo a comandare gli ultimi, ultimi finiamo. E’ semplice, chiaro, cristallino ed è soprattutto davanti agli occhi di tutti. Non ho mai visto un gruppo di venti disoccupati mettere su una società di successo…”.