Cristian Cocco, ex inviato di Striscia la notizia, è comparso oggi 29 novembre in tribunale a Oristano per la quarta udienza del processo per estorsione in cui è imputato. Ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee al giudice, prima di scoppiare a piangere. Ad accusarlo Massimo Antonio Aversano, l’operatore con cui lavorava ai servizi per la trasmissione di Antonio Ricci, in onda su Canale 5.

Cristian Cocco accusato di estorsione, le sue parole in tribunale a Oristano: “Io mi sono sempre comportato bene”

Cristian Cocco, 52 anni, è tornato in aula a Oristano: ha affidato parole cariche di amarezza al giudice.

Oggi sono presenti anche i miei figli. A loro ho sempre detto che prima di tutto occorre rispettare le persone. Io mi sono comportato sempre bene, chi mi accusa voleva solo rovinarmi.

Poche frasi, poi le lacrime hanno interrotto le sue dichiarazioni. L’operatore che lo ha accusato di estorsione, Massimo Antonio Aversano, neanche oggi si è presentato in aula. Il giudice Silvia Palmas è stata quindi costretta a rinviare il processo al 2 febbraio prossimo: ci sarà la convocazione coatta del testimone, che sarà scortato in Tribunale dai carabinieri.

I testimoni dell’accusa presenti in Tribunale

Presenti invece altri due testimoni dell’accusa: Pasquale Straziota, direttore dell’ufficio legale di Mediaset, e Alberto Salaroli, produttore tv sempre per Mediaset.

Il primo ha parlato del contratto che Cocco e Aversano avevano per la trasmissione ‘Striscia la notizia’, in veste di collaboratori. Mentre il secondo ha confermato che questa collaborazione era stata interrotta dall’azienda, dopo una telefonata in cui Aversano lo aveva accusato di pretendere il 50% dei suoi compensi.

Secondo l’operatore, infatti, Cocco lo avrebbe costretto a versargli circa 60mila euro in quattro anni, altrimenti avrebbe interrotto il rapporto lavorativo.

Cocco sull’accusa di estorsione: “Sto subendo un calvario”

Anche fuori dall’aula del tribunale, l’ex inviato del tg saritico ha continuato a proclamarsi innocente in merito alle accuse del cameraman.

Non lavoro da cinque anni, chi mi accusa voleva rovinarmi. Sto subendo un calvario ma mi sono sempre presentato a tutte le udienze. Aversano invece non è mai venuto in aula perché non ha alcuna prova.

Linea ripresa anche dall’avvocata Cristina Piddu, che difende Cocco.

Non ha alcuna prova delle accuse che ha mosso al mio cliente. Ha ricevuto la citazione ma neppure oggi è venuto in Tribunale. Ora dovrà per forza presentarsi in aula il 2 febbraio

ha dichiarato.