Dopo che nei giorni scorsi il ministro Guido Crosetto aveva adombrato possibili complotti della magistratura per far cadere il governo, ecco che il clima fra politici di maggioranza e magistrati torna nuovamente a scaldarsi.

Il Gup di Roma ha infatti chiesto il rinvio a giudizio del sottosegretario Andrea Delmastro, che avrebbe riferito in Parlamento di dettagli sulla detenzione dell’anarchico Alfredo Cospito coperti da segreto. Se qualcuno pensa così che la profezia di Crosetto stia per avverarsi, il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani sceglie di non sbottonarsi sull’argomento: “Mi sembra che la questione fosse stata risolta, ma non tocca a me commentare“.

I temi portanti di Forza Italia, come la separazione delle carriere dei giudici e la riforma della giustizia civile, andranno di pari passo con il premierato voluto da Giorgia Meloni, senza fughe in avanti.

Il vicepremier Tajani sul rinvio a giudizio di Delmastro: “No comment. E’ più importante la riforma della giustizia civile”

Giustizia e politica (specie quella di centrodestra) sono un binomio che accende sempre il dibattito politico in Italia. Le dichiarazioni del ministro Crosetto avevano adombrato colpi da parte dei giudici per mettere in difficoltà il governo guidato da Giorgia Meloni, e la richiesta del Gup di Roma di rinviare a giudizio il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro è sembrato ad alcuni un segnale in tal senso.

Delmastro avrebbe, secondo l’accusa, rivelato durante un dibattitto parlamentare dettagli su di un’indagine ancora in corso nei confronti dell’anarchico Alfredo Cospito. La procura aveva chiesto l’archiviazione per Delmastro, ma la decisione odierna mette in imbarazzo Fratelli d’Italia.

Intercettato fuori Montecitorio, il vicepremier Antonio Tajani ha scelto di non alzare l’asticella dello scontro, rifiutandosi di commentare la richiesta di rinvio a giudizio:

Non devo commentare io la decisione… La procura ha fatto una richiesta, mi sembra che la questione fosse stata chiarita, non tocca a me commentare… Parliamo di giustizia.

Tajani ci tiene subito a precisare che Forza Italia considera molto importanti i casi di malagiustizia che molte persone subiscono nei tribunali italiani. Non un riferimento a Delmastro, ma a quelle cause civili che intasano i calendari dei tribunali e spesso generano ingiustizie o ingiuste condanne.

Il lato garantista di Tajani e di Forza Italia sta tutto in questo assunto:

Come la riforma della giustizia penale e la separazione delle carriere, come la riforma della giustizia civile, lo facciamo tutto nell’interesse del cittadino. Sono leggi a favore di ogni singolo cittadino italiano, che ha diritto ad avere una giustizia giusta.

Da qui discende la convinzione che la “giustizia giusta” sia quella che chiuda in prigione i delinquenti ed eviti che gli innocenti ne subiscano le conseguenze.

Essere garantisti non significa volere i delinquenti in libertà: essere garantisti significa avere i delinquenti in galera e nessun innocente in galera.

Riforma della giustizia penale e di quella civile vanno, per Tajani, di pari passo e Forza Italia farà di tutto per proporre i propri correttivi al momento opportuno. Il vicepremier infine precisa che riforma istituzionale (il premierato) e riforma della giustizia sono due temi diversi, perché il primo riguarda l’esecutivo ed il secondo il potere giudiziario.