La vittoria dei Sixers contro i Lakers è certamente entrata nella storia della NBA data la vittoria per 138 a 94 di Philadelphia. I Sixers hanno infatti dominato l’incontro e per LeBron James è anche arrivata la sconfitta più ampia della sua storia in NBA. Dopo la partita, dunque, il Re ha parlato ed ha evidenziato ciò che non gli è piaciuto. Inoltre, ci sono state altre scintille tra Patrick Beverley e Austin Reaves dopo quelle dello scorso marzo. La guardia dei Lakers, infatti, quando al tempo Beverley giocava per Chicago, aveva fatto il gesto del “too small” all’attuale giocatore dei Sixers dopo un canestro. L’attuale numero 22 di Philadelphia, quindi, se l’era presa piuttosto sul personale minacciando la guardia gialloviola.
Ancora scintille tra Beverley e Reaves: il motivo
La partita, come raccontato, è stato piuttosto calda con il dominio assoluto dei Philadephia 76ers. Oltre ai due record (uno positivo e uno negativo) raggiunti da LeBron, infatti, ci sono stati altri episodi singolari. Beverley e Reaves hanno nuovamente avuto dei nervi tesi tra di loro come lo scorso marzo quando il numero 22 giocava ancora per Chicago. Al tempo, infatti, la guardia gialloviola aveva fatto il gesto del “too small” a Beverley che aveva preso la cosa sul personale minacciando il giocatore dei Lakers. Le sue parole:
“Come osa venire a Chicago a casa mia a farmi il gesto del “too small”? Fino al giorno del mio ritiro ogni volta che giocherò contro i Lakers, o in qualsiasi squadra sarà Austin Reaves, gli starò addosso”.
Detto, fatto. Nuovo incontro a Philadelphia tra i due che per poco non hanno scatenato una rissa. Beverley ha infatti marcato strettissimo Reaves anche sulla linea laterale e lo scontro è stato subito sedato dagli arbitri che hanno evitato che si protraesse. Dopo la sconfitta, inoltre, LeBron James non era affatto contento del risultato e ha ammesso che ci sono parecchie cose da dover cambiare per Los Angeles.
NBA, tutti i risultati della notte
Nella notte, comunque, i Boston Celtics hanno vinto contro i Chicago Bulls. Decisivi Jaylen Brown e Jayson Tatum da una parte. Agli ospiti non bastano i 19 punti di White e DeRozan. Vincono anche i Brooklyn Nets con l’ennesima buona prestazione di Dinwiddie (23 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) e Bridges (22 punti, 10 rimbalzi e 5 assist). Altra sconfitta per gli Hawks che perdono contro Cleveland: 40 punti, 11 rimbalzi e 5 assist per Donovan Mitchell. Antetokounmpo e Lillard contribuiscono alla grande, invece, alla vittoria di Milwaukee Bucks contro Miami: 33 punti, 10 rimbalzi e 5 assist per il primo e 32 punti, 4 rimbalzi e 9 assist per il secondo. Non bastano agli Heat i 31 punti di Bam Adebayo. Con i 25 punti di Randle e i 23 di Quickley dalla panchina, vincono anche i Knicks contro Charlotte (privi di LaMelo Ball). Continua poi il buon momento di Minnesota con i 21 punti di Edwards (uscito anzi tempo per una brutta caduta) e i 17 di Gobert. Ai Thunder non bastano i 32 punti di Gilgeous-Alexander. I Dallas Mavericks vincono, invece, contro Houston: Luka Doncic ne mette 41 con 9 rimbalzi e 9 assist. Per gli ospiti il migliore è Sengun con 31. Infine perdono i Warriors nonostante i 29 punti di Curry e Wiggins e i 20 di Thompson; vincono i Sacramento Kings con 29 punti, 9 rimbalzi e 7 assist di DeAaron Fox e i 21 di Huerter e Monk.