Il Gup di Roma Maddalena Cipriani ha rinviato a giudizio il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro nel merito del caso Alfredo Cospito. Fissata per il prossimo 12 marzo la data di inizio del processo.

Delmastro è indagato per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione all’anarchico detenuto al 41 bis, noto alle cronache per la sua lunga protesta, durata mesi, ricorrendo allo sciopero della fame.

L’ipotesi dei giudici è quella secondo cui il sottosegretario non avrebbe rispettato il silenzio su informazioni relative ad indagini in corso. L’inchiesta era nata dopo un esposto presentato dal deputato di Avs Angelo Bonelli. Nel mirino un intervento del parlamentare Giovanni Donzelli alla Camera, che conteneva alcuni dettagli segreti rivelatigli proprio da Delmastro.

Delmastro rinviato a giudizio sul caso Cospito: la procura di Roma ne aveva chiesto l’archiviazione

Nel luglio scorso, la Gip Emanuela Attura aveva disposto ai danni del sottosegretario alla Giustizia l’imputazione coatta. In precedenza la procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione per Delmastro: pur ammettendo l’esistenza oggettiva della violazione, non ci sarebbero prove dell’esistenza dell’elemento soggettivo.

Un parere ribaltato dalla giudice Attura, che non ha accolto la richiesta dei pm. Nuovo grattacapo per il sottosegretario in quota FdI, finito nel registro degli indagati lo scorso febbraio

Bonelli: “In questa vicenda chi ne esce malissimo è Nordio”

Angelo Bonelli, autore della denuncia ai danni di Delmastro, commenta così la decisione del Gup della Capitale in una nota.

Il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro, e l’avvio del conseguente processo, definirà le responsabilità penali dell’esponente di FdI. Nella mia denuncia ho contestato la violazione del segreto amministrativo, attribuita a Delmastro per aver consegnato i verbali del GOM al suo collega, l’On. Donzelli, utilizzati poi per attaccare l’opposizione.

Il deputato di Verdi e Sinistra chiama sul banco degli imputati anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che in tutto l’arco della vicenda ha sempre difeso gli esponenti della maggioranza coinvolti.

Sorprendentemente per un giurista come lui, ha confuso il segreto di Stato con quello amministrativo. La difesa di Nordio, basata su motivazioni politiche e non nel rispetto delle norme, è gravissima. Questa destra sembra utilizzare lo stato senza rispettare le regole e, per questo, sono convinto della correttezza della mia denuncia.

L’auspicio del co-portavoce di Europa Verde è quello delle dimissioni di Delmastro “per rispetto delle istituzioni”. Donzelli dovrebbe invece “rendere conto del suo comportamento, considerando la divulgazione dei verbali segreti”.

La difesa: “Confidavamo in decisione diversa”

Non è tardato il commento della difesa di Delmastro, con il legale Giuseppe Valentino che ha esternato tutta la propria amarezza per la decisione del gup della Capitale.

Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere.