È Riyad ad aggiudicarsi l’Expo 2030, battendo Roma nella corsa per ospitare l’Esposizione Universale. In realtà, non c’è mai stata partita, con la città dell’Arabia Saudita votata da 119 membri del Bureau international des expositions (Bie) contro i soli 17 voti incassati dalla Capitale. Il sindaco Gualtieri commenta amareggiato la sconfitta, sottolineando i troppo diversi “rapporti di forza” tra Roma e Riyad.
Expo 2030, Gualtieri: “Concorrenza sleale? Nessuna polemica”
Una sconfitta durissima, per Roma ma, più in generale, per l’intero Paese, a livello internazionale.
Riyad sarà, dunque, la prima città araba a ospitare un’Esposizione Universale, che si terrà tra il 1° ottobre 2030 e il 31 marzo 2031. A nulla sono serviti gli sforzi di Roma e nemmeno il tentativo in extremis di Jannik Sinner, lo sportivo italiano più amato del momento, con il suo video di supporto alla candidatura della Capitale.
Al sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, non resta altro che l’amarezza per una bella occasione andata perduta in un modo, peraltro, decisamente schiacciante, come lui stesso riconosce (ma sarebbe difficile il contrario…)
“È stata una brutta sconfitta, Riyad ha dilagato oltre ogni previsione e in qualche modo ha espresso una forza che avevamo visto durante questa campagna elettorale, anche economica, che ha reso questo Expo molto particolare”.
Una vittoria sulla quale, però, alcuni cronisti sollevano qualche perplessità, legata a una campagna promozionale della città del Golfo che lascia il sospetto di ‘concorrenza sleale’, legata al suo maggior peso economico. Ma Gualtieri non intende alimentare polemiche sebbene, tra le righe, possa lasciar intendere che la competizione avesse qualche problema di ‘equilibrio’ tra i vari concorrenti in gara.
“Non è il caso adesso di fare polemiche. Tutti hanno visto la campagna, tutti hanno visto questi numeri […] Riad ha dilagato, ha avuto un voto schiacciante e chiaramente tutti possono trarre le loro considerazioni su questo”.
Votazione Expo 2030, per Gualtieri “non si poteva fare di più”
Gualtieri, insomma, opta per la soluzione diplomatica nelle sue dichiarazioni a caldo nel post-sconfitta. Non c’è nulla da guadagnare, del resto, nelle polemiche.
Tuttavia, ci tiene a difendere l’operato di tutti coloro che si sono battuti per la candidatura di Roma, ribadendo come il ‘peso’ specifico messo in campo dai rivali fosse decisamente superiore a quello della Capitale.
“Siamo amareggiati, naturalmente, il nostro progetto era molto bello ma i rapporti di forza anche economici che qui sono stati espressi, come avevamo anche un po’ segnalato, denunciato, hanno portato a un voto nettissimo, a una vittoria schiacciante di Riyad”.
Una questione, quella legata al potere economico dei Paesi del Golfo, che per Gualtieri sarà da approfondire in futuro a livello internazionale. Ma non ora, nel momento in cui la sconfitta va accettata.
“Questo è un tema, naturalmente: tanti eventi internazionali stanno andando a colpi di risorse nel Golfo, noi avevamo segnalato questo problema, però oggi però è avvenuto e dobbiamo accettare sportivamente la sconfitta”.