Al termine di un mondiale pazzesco di MotoGP, ai microfoni di Radio Cusano Campus è intervenuto Lucio Cecchinello. Il team manager della Honda LCR all’interno di Tutto Sport, programma condotto da Debora Carletti ed Emanuele Landi dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 21, ha raccontato il campionato del suo team tra alti e bassi e questo bis clamoroso di Pecco Bagnaia, pensando semplicemente a quello che era successo nel GP di Barcellona. 19 podi e 7 vittorie nel passato da pilota di Cecchinello e dal 2003 dirigente di quel team fondato nel 1996.
“Il campionato 2023 è stato bellissimo perché si è vista una lotta fino all’ultimo GP – esordisce il Team Manager LCR a proposito della stagione – peccato solo per la caduta di Martin, perché sarebbe stato bello che vincesse il nostro italiano Bagnaia magari con la lotta fino all’ultimo giro. Complimenti alla Ducati e al due volte campione del Mondo che senza qualche caduta di troppo poteva chiudere prima il discorso per il titolo”.
MotoGP, Cecchinello: “Ultimi anni inversione di tendenza ma ora la Honda si sta riorganizzando per tornare al top”
“Soddisfatto del mio team? Direi di no ma di certo siamo orgogliosi del lavoro fatto con Alex Rins durante i test invernali. Con un lavoro certosino siamo riusciti ad Austin a riportare la Honda (dopo 3 anni di digiuno) a vincere un Gran Premio. Purtroppo per il resto la stagione è stata un calvario: dopo due settimane nel Mugello è arrivata per lui la frattura pluriframmentaria di tibia e perone, privandoci del nostro pilota di punta. Dopo aver toccato il cielo con un dito in America, con questo intoppo è diventato un anno amaro di soddisfazioni”.
Sullo sviluppo di nuove tecnologie nella MotoGP il team manager Cecchinello ha sottolineato come se nelle ultime tre decadi le case giapponesi hanno avuto la meglio delle case europee, negli ultimi anni si è vista un’inversione di tendenza.
“C’è stato un eccellente lavoro frutto del genio della Ducati, dell’Aprilia, sicuramente da un grande impegno di KTM e, forse, le case giapponesi si sono un po’ sedute sugli allori. Se fino al 2020 dominavano quasi tutte le categorie si sono, poi, trovate un po’ sopraffatte. La pandemia ha avuto un suo peso: all’epoca gli ingegneri orientali non potevano viaggiare negli ultimi due anni mentre quelli europei erano più attivi sui campi di gara. Credo che anche questo sia stato un elemento di questa discesa delle case giapponesi. La Honda si sta organizzando per tornare in alto.
Ducati, in primis, e anche Aprilia, hanno avuto il merito di introdurre nel mondo della Moto GP nuove tecnologie che hanno portato delle migliorie sull’efficienza aerodinamica, sulla velocità in curva – qui Cecchinello a proposito dell’ultima fase della Moto GP – E poi i cosiddetti abbassatori per migliorare la moto in curva e un grande impegno sulle prestazioni del motore hanno permesso a queste case di sopravanzare”.
Caso Zarco in Honda
“Il rapporto con Zarco e la Honda è rimasto lo stesso”. Così ha esordito Lucio Cecchinello alla domanda se il caso Honda si fosse ‘stabilizzato’ con il passare del tempo. “E’ un’azienda che prende delle decisioni in maniera concertata e non decide una sola persona. Alcuni manager avevano intravisto l’interesse di prendermi un pilota che avevo già messo sotto contratto con LCR, per metterlo nel team Repsol. Avevamo bisogno di un pilota come lui per tornare a puntare a fare dei podi o vincere delle gare e alla fine Honda (e tutto il management) ha riconosciuto che se si perde un pilota a ottobre non si può prendere e spostarlo essendo stato messo sotto contratto ad agosto e che bisogna rispettare LCR”.
Il Team manager LCR sulla vittoria di Bagnaia
Sulla vittoria di Pecco Bagnaia. “Sicuramente Bagnaia è stato graziato da quello che poteva essere un epilogo per la stagione ma anche per la sua carriera”. Risponde così il Team Manager LCR sulla caduta del campione del Mondo alla gara della domenica di Barcellona che poteva costargli caro. ”
“Noi tutti addetti ai lavori vedendo quelle spaventose immagini avevamo pensato a un qualcosa di molto grave. Il Dottor Costa (quattro decadi nel Motomondiale a curare e soccorrere i piloti), col quale ho avuto la possibilità di parlare, sottolineava come la fortuna di Bagnaia sia stata quella di essere colpito dopo la caduta, dalla moto di Binder, nel momento in cui lui stava ancora ruotando. Non era fermo sull’asfalto e l’aspetto della rotazione ha lenito in parte l’impatto con la ruota. Come dice Giacomo Agostini: ‘La fortuna accompagna i campioni’. Bagnaia ha dimostrato di essere un grande campione perché rivincere e difendere il titolo col numero Uno non è da tutti. Come non lo è l’essere tornato in pista acciaccato a S. Marino dopo neanche una settimana di convalescenza. Credo sia stato qualcosa di incredibile”.
Mercato piloti Honda LCR
A proposito del mercato piloti, Cecchinello ha rimarcato come: “La maggior parte dei piloti ha il contratto in scadenza nel 2024. Durante i primi mesi del prossimo anno si vedranno tanti manager e tanti piloti trattare il rinnovo biennale (per il 2025 e 2026). Fino a poche settimane si è discusso del mercato 2024 e c’erano pochi piloti liberi da contratti, come Johann Zarco che abbiamo ingaggiato per sostituire Rins che passerà alla Yamaha rimpiazzando Morbidelli. Luca Marini si è offerto alla Honda, ritrovandosi al posto di Marc Marquez. Il mercato piloti, quindi, è chiuso. Tutte le novità sono state pubblicate da poco ma le vere novità ci saranno nel prossimo anno in vista del successivo biennio”.
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