Il nuovo piano per la viabilità stradale siciliana: a Bigi nuova stazione ferroviaria nel 2026. Il progetto, voluto dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, prevede la realizzazione di alcune opere importanti per la viabilità dell’isola.

Trasporti e infrastrutture, stanziati 48 milioni per il nuovo piano di viabilità Sicilia

Il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani si è espresso a favore della proposta Aricò sulla viabilità siciliana. Sul tavolo della trattativa 48 milioni di euro per finanziare il progetto, di cui 40 milioni provenienti dal Pnrr e 8 dal Fondo opere indifferibili. Inizia dunque il conto alla rovescia: progettazione ed esecuzione delle opere dovranno concludersi entro il 2026.

Impianti fotovoltaici per ridurre l’impatto energetico

All’interno del progetto l’installazione di un impianto fotovoltaico per ridurre al minimo l’impatto energetico delle nuove infrastrutture.

Dopo l’inaugurazione prevista per il 7 dicembre 2023 del tratto Ispica-Modica sull’autostrada Siracusa-Gela, il prossimo passo sarà la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria sulla linea Trapani-Marsala. Questo il risultato della trattativa Stato-Regione per la localizzazione dell’opera: un punto di interscambio fra le stazioni di Marausa e Mozia-Bigi.

Il nuovo progetto siciliano green contro il caro voli

Non solo potenziare l’infrastruttura ferroviaria, ma migliorare i collegamento da e verso gli aeroporti siciliani. La proposta prevede, infatti, la creazione di aree verdi, accessi dalla Strada provinciale 21 e un ampio parcheggio per raggiungere gli aeroporti di Trapani, Palermo, Catania e Comiso.

Fonte ANSA/ORIETTA SCARDINO

Potenziare i collegamenti con gli aeroporti siciliani è una delle priorità del governo Schifani in tema di trasporti. Sia la rete stradale che quella ferroviaria devono infatti essere in grado di intercettare il costante aumento di viaggiatori che transitano dagli scali dell’Isola. Per questo, continueremo ad agire su tutti i fronti sia perché vengano aumentate le frequenze dei treni, come a Catania e Palermo, sia perché vengano realizzate nuove infrastrutture