È ufficiale: l’Expo 2030 si terrà a Riad, nell’Arabia Saudita. A deciderlo sono stati i membri del Bie, Bureau international des expositions, che hanno votato oggi, martedì 28 novembre 2023, a Parigi. Grande trionfo per la città, che ottiene così più di due terzi di preferenze sufficienti per evitare il ballottaggio. Delusa, anzi delusissima, Roma.
Expo 2030 a Riad: gli esiti della votazione di oggi
La città dell’Arabia Saudita ha ottenuto ben 119 preferenze già al primo turno: l’Expo 2030 si terrà dunque a Riad. Ormai è certo. In seconda posizione, con un netto stacco, è arrivata la coreana Busan, che ha ottenuto 29 voti. Roma, la capitale d’Italia, ne ha ricevuti invece solamente 17 e si è classificata così terza.
La Capitale, che sperava di arrivare almeno al ballottaggio per poi “togliere” dei voti a Riad nel secondo turno, è rimasta, insomma, “a bocca asciutta”. Le preferenze ricevute oggi, martedì 28 novembre 2023, nel corso dell’assemblea a Parigi, sono state troppo poche. Roma, che ospiterà il Giubileo del 2025, è rimasta particolarmente delusa da questo esito.
A chiedere i voti per la città italiana era stato il giovane tennista Jannik Sinner, che proprio in questo periodo sta riscontrando un enorme successo sul campo e fuori dal campo. A schierarsi invece con Riad il calciatore Cristiano Ronaldo.
L’annuncio ufficiale e le reazioni
Come ha sottolineato le Bureau des Expositions, stati membri del Bie
hanno eletto al primo turno l’Arabia Saudita come paese che ospiterà l’Expo 2030. Congratulazioni a Riad.
Oggi all’assemblea hanno votato 165 delegati del BIE su 182. Per ottenere i due terzi dei voti al primo turno bastavano110 voti. Riad ne ha ottenuti comunque 119.
Non appena è stato pubblicato l’esito della votazione di oggi, subito in molti non solo hanno dimostrato tristezza e senso di delusione, ma hanno anche attaccato Giorgia Meloni e il suo Governo. L’esecutivo è stato giudicato, soprattutto da diversi membri dell’opposizione, come non in grado di sostenere, in modo adeguato, la candidatura della Capitale ad un evento di tale importanza mondiale.
Così, sui social e sul web, sono apparsi molti commenti, nel giro di breve tempo, contro la premier, ma anche contro il sindaco della città Roberto Gualtieri.
Carlo Calenda su X ha parlato di “un’occasione persa” per Roma e ha riferito che secondo lui la candidatura per ospitare Expo 2030 sarebbe “nata male e sostenuta peggio”.
Grande delusione anche da parte del presidente del Movimento 5 stelle ed ex premier Giuseppe Conte. In un intervento rilasciato a “Rivoluzione Ecodigital, libertà energetica e giustizia climatica” a Palazzo Giustiniani, ha affermato:
Expo sarebbe stato importante per il sistema Paese ma purtroppo non siamo riusciti a farci valere e siamo addirittura scivolati al terzo posto. Un’esperienza che ci lascia l’amaro in bocca e rammarico.
Contro la Presidente del Consiglio e il sindaco di Roma si è schierato il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva. Il politico sui propri canali social ha parlato della posizione ottenuta da Roma nella votazione di oggi, definendola una “figuraccia galattica”. Ha criticato il Campidoglio e l’amministrazione. Ecco le sue parole:
La sconfitta di Roma sull’Expo è una figuraccia galattica sia di Gualtieri che di Meloni. Perdere ci sta. Ottenere solo 17 voti dimostra una irrilevanza che l’Italia non merita. I sovranisti non sono credibili a livello internazionale, ormai è chiaro a tutti. E il Campidoglio deve darsi una mossa, perché questa Amministrazione non funziona.
Una critica diversa ma, al tempo stesso, pungente è arrivata anche da un personaggio che non appartiene al mondo della politica. Stiamo parlando del comico Maurizio Battista, il quale ha affermato di essere contento di questa perdita per Roma, in quanto si tratta di una città che non riuscirebbe a valorizzare i propri punti di forza.
Ai microfoni dell’Adnkronos ha commentato:
Da cittadino ringrazio Dio. So di dire una cosa impopolare ma non so se è stata proprio una grande una perdita per i romani. Che se questa città riuscisse a valorizzare e rendere fruibile quello che già abbiamo, con il turismo saremmo già tutti a cavallo. [..] Vista la situazione attuale di Roma, dove i lavori dei mondiali di calcio del 1990 sono finiti l’altro ieri, si possono sempre ricandidare per il 2050, con le stesse promesse. Tanto io sarò morto per allora.
Le parole di Meloni prima della votazione
Prima della votazione di oggi, Giorgia Meloni aveva cercato di convincere i membri che però poi ci sono espressi a favore di Riad per ospitare Expo 2030. La premier aveva ricordato di quando, a giugno scorso, aveva illustrato sempre a loro il progetto per tenere il grande evento mondiale nella capitale d’Italia.
Intervenuta tramite un videomessaggio trasmesso all’Assemblea generale del Bie, la Presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia aveva ripetuto che alla base vi era il rispetto per ogni partecipante, per ogni Paese. Aveva poi promesso di trattare ogni nazione con lo stesso rispetto e dando loro uguali possibilità opportunità.