Potrebbe essere celebrato lunedì 4 dicembre nella Chiesa di Santa Giustina in Prato della Valle, a Padova, il funerale di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a 22 anni. Per l’occasione nei pressi del luogo sacro saranno installati dei maxi schermi e la viabilità sarà sospesa.

Funerale di Giulia Cecchettin a Padova, ancora incertezze sulla data: potrebbe essere celebrato lunedì

Dopo l’autopsia, che il medico-legale incaricato effettuerà venerdì primo dicembre presso l’Università di Padova, il corpo di Giulia Cecchettin sarà riconsegnato dall’autorità giudiziaria alla famiglia. Il funerale potrebbe essere celebrato lunedì nella Chiesa di Santa Giustina di Padova. Per sabato i tempi sarebbero troppo stretti. Lo hanno fatto sapere i legali della famiglia, Stefano Tigani e Nicodemo Gentile dell’Associazione Penelope, smentendo le voci circolate nei giorni scorsi.

Ci si aspetta una grande folla. Per questo motivo, nei pressi del luogo sacro, la viabilità nel corso delle esequie verrà temporaneamente sospesa e saranno installati dei maxi schermi. L’apposito piano sarà messo a punto dal prefetto di Padova nel corso del Cosp, il comitato per l’ordine e la sicurezza, in programma per il 29 novembre.

L’interrogatorio di Filippo Turetta in carcere a Verona

Nella mattinata di oggi si è intanto tenuto il primo interrogatorio in carcere di Filippo Turetta. Il giovane, accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo affettivo e sequestro di persona, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, ma avrebbe comunque rilasciato una dichiarazione spontanea, ammettendo di aver ucciso l’ex fidanzata.

Lo aveva già fatto in Germania, quando, al termine di una folle corsa, era stato fermato dagli agenti tedeschi su un’autostrada nei pressi di Lipsia. “L’ho uccisa io, ho ucciso la mia ragazza”, aveva detto loro. Poi in carcere ad Halle aveva anche ammesso di essersi dato alla fuga con l’intento di togliersi la vita, ma di non esserci riuscito.

Di lui e di Giulia si erano perse le tracce sabato 11 novembre. Poi, man a mano, era venuta fuori la verità. Prima erano state trovate tracce di sangue e capelli nel luogo in cui un testimone aveva detto di averli visti litigare animatamente, a circa 150 metri dall’abitazione della ragazza. Poi era spuntato un video in cui si vedeva Turetta colpirla fino a lasciarla inerme.

Infine c’era stato il ritrovamento del corpo, occultato dal giovane in un canalone nei pressi del lago di Barcis, dove gli inquirenti cercavano tracce della coppia dopo aver ricostruito la direttrice seguita dalla Grande Fiat Punto di lui.

Giulia uccisa in due atti di “inaudita ferocia” secondo il gip

Secondo il gip Benedetta Vitolo, firmatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Turetta, il 22enne avrebbe agito con “inaudita ferocia” nei confronti della vittima, sul cui corpo sono stati trovati diversi segni di arma da taglio.

Non si esclude che avesse premeditato tutto: nella sua auto sono stati trovati 300 euro in contanti, guanti, una sim prepagata e un coltello da cucina, ma anche rimasugli di un rotolo di scotch che avrebbe usato per impedire a Giulia di urlare, acquistato online 48 ore prima del delitto.

Pochi giorni dopo l’ex fidanzata si sarebbe laureata. Lui in passato le aveva addirittura chiesto di aspettarlo, affinché potessero raggiungere quel traguardo insieme. Non accettava che lei fosse avanti, che ad agosto, a causa dei suoi comportamenti, l’avesse lasciato.

La ricattava emotivamente, costringendola a vederlo. Lei era troppo buona per ferirlo. Alle amiche aveva confessato di aver paura che Filippo si ammazzasse, se se ne fosse allontanata definitivamente. Gli avrebbe addirittura offerto l’ultima cena.

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