Un momento di confronto apprezzato da tutti, sebbene restino distanti le posizioni di governo e sindacati sulla manovra anche dopo l’incontro fiume tenuto oggi a Palazzo Chigi. Tanto che Cgil e Uil specialmente confermano le critiche. Nelle videointerviste raccolte dall’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati, il terreno di scontro resta soprattutto l’articolo 33 circa le aliquote dei rendimenti pensionistici, per il quale la premier Giorgia Meloni e l’intero esecutivo si sono comunque aperti a modifiche.

Incontro governo-sindacati sulla manovra: Cgil e Uil confermano gli scioperi, contestato l’articolo 33

Sono confermate tutte le ragioni per lo sciopero di venerdì 1 dicembre che è poi quello con cui si conclude il giro delle manifestazioni con le regioni del Mezzogiorno – informa il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini (intervenuto oggi anche sulla vicenda legata alla sede di Pro Vita) – Al di là dell’ascolto e del confronto, il governo non ha cambiato nulla della manovra e, rispetto all’articolo 33 per cui abbiamo chiesto il ritiro, l’esecutivo ha detto che sta ragionando sulle modifiche. Resta una manovra sbagliata che fa cassa sul lavoro dipendente e sui pensionati, che non combatte la precarietà e non garantisce un futuro. Occorre dunque proseguire con la mobilitazione, che non finisce con la legge finanziaria perché siamo di fronte alla necessità di riforme strutturali del nostro Paese, a partire da riforma fiscale, pensioni e rinnovi contrattuali. Bisogna dare un futuro ai giovani per cancellare la precarietà assurda che porta tanti ragazzi a lasciare il Paese. C’è bisogno di avviare una seria politica industriale.

Sbarra (Cisl): “Abbiamo notato impegno sulle pensioni”

Luigi Sbarra della Cisl apprezza anzitutto il valore dell’incontro, vista la presenza dell’esecutivo quasi al completo.

Un aspetto che considero importante anche perché un segno di rispetto dopo le mobilitazioni degli ultimi giorni, in particolare la nostra manifestazione di sabato scorso a Piazza Santi Apostoli.

Anche in questo caso si cita l’articolo 33.

Su questo punto – spiega Sbarra – il governo ci ha assicurato cambiamenti. Aliquote e rendimenti dei futuri trattamenti pensionistici per medici, infermieri, personale degli enti locali e maestre d’asilo dovrebbero restare quelli attuali. Stanno pensando migliorie anche per le pensione anticipate. Ci è stato assicurato impegno per rafforzare il livello di governance partecipante per l’attuazione del Pnrr e, su esplicito riferimento della Cisl, è stata accolta positivamente la discussione sul tema della partecipazione, da inserire nel quadro più complessivo della discussione sulle riforme istituzionali.

Bombardieri (Uil): “Impostazione della manovra confermata, nessun cambiamento”

Dalla Uil, resta critico Pierpaolo Bombardieri, che tra l’altro all’incontro si è presentato con un trenino giocattolo in polemica con le precettazioni del vicepremier Salvini:

È stato un incontro lungo e cordiale nel quale abbiamo riproposto tutti i temi che sono stati portati nelle piazze. Il governo ha ascoltato, si è confrontato su salari, recupero del potere d’acquisto, extratassa sugli extraprofitti, ma conferma l’impostazione della manovra. Anche l’articolo 33 viene confermato e stanno pensando a modifiche. Altre intenzioni di cambiamento non ne vedo.

Capone (Ugl): “Bene, ma il governo cancelli i tanti paletti”

Critico, infine, anche Paolo Capone dell’Ugl. Infatti, se da un lato,

abbiamo apprezzato il metodo del confronto che vogliamo continuare

dall’altro

abbiamo rappresentato le criticità rispetto alle misure. Queste vanno verso una socialità importante e restituiscono il cuneo fiscale a redditi più bassi, ma rimane una serie di interventi urgente. Mi pare soprattutto che non ci sia modo di cancellare i paletti messi a Opzione Donna, Ape sociale e Quota 103. Abbiamo dunque invitato il governo a riflettere, perché c’è un Paese in cui ci sono persone che devono curare i propri famigliari, in cui c’è chi lavora in luoghi di difficoltà, e in cui c’è chi vuole andare in pensione prima di quanto non dica la Fornero.