Il futuro del Milan nelle parole di Paolo Scaroni. Torna a parlare il presidente del club rossonero, in occasione dell’evento RCS Sport Industry Talk, tenutosi questa mattina a Milano. Tanti gli argomenti su cui si è dilungato il numero uno della società: dal possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic all’imminente avvio dei lavori per il nuovo stadio, passando per gli obiettivi a medio e lungo termine del Milan.

C’è sicuramente il ritorno di Ibrahimovic tra i primissimi obiettivi del Milan del futuro. Un discorso avviato, che vede il club e l’ex attaccante oramai in trattativa da diverse settimane. L’accordo tra le parti sembra oramai trovato, come confermato in passato dal CEO della società rossonera Giorgio Furlani. Lo stesso Zlatan aveva annunciato alcuni giorni fa l’intensificarsi delle trattative per il ritorno a Milanello. Sul ritorno dell’ex attaccante e sulla necessità di riformare i campionati, visti i troppi impegni calendarizzati, Scaroni ha dichiarato:

Ibra lo consideriamo una risorsa a noi vicina, spetta a lui decidere come e quando farlo. Col Milan, con la Red Bird, spetta a lui decidere. Soffro per i tanti infortuni. Dovremmo aprire un capitolo sul numero delle partite, che vedo pericolosamente in crescita.

Paolo Scaroni a RCS Sport Industry Talk

Presente e futuro del Milan: Scaroni annuncia gli obiettivi del club

Presente e futuro del Milan: Scaroni annuncia gli obiettivi del club. Vincere aiuta a vincere. E il Milan, tornato sul tetto d’Italia nella stagione 2021/22 punta ad un ruolo da protagonista anche in questa stagione. La squadra di Stefano Pioli è ampiamente in corsa per tutte le competizioni. Dopo il successo di domenica contro la Fiorentina, Giroud e compagni sono pronti a tuffarsi nuovamente in ambito europeo: questa sera, alle ore 21, rossoneri impegnati a San Siro contro il Borussia Dortmund. Il palcoscenico della Champions League è opzione essenziale per programmare al meglio il futuro del Milan. Parola di Paolo Scaroni:

Io vorrei vincere tutte le partite. Per noi è una necessità essere sempre in Champions League per motivi economici, ma anche perché noi vogliamo nutrire di Milan i nostri 500 milioni di tifosi in giro per il mondo. Se potessi vincere sempre lo scudetto sarei ovviamente contento, ma sarebbe un qualcosa in più. L’obiettivo minimo è qualificarci ogni anno in Champions. Chiaramente è un obiettivo superare anche il girone di Champions, speriamo succeda anche quest’anno.

Paolo Scaroni a RCS Sport Industry Talk

Successivamente, il presidente del club rossonero si è soffermato sulle riforme da attuare per valorizzare il prodotto calcio in Italia. La differenza con la Premier League e le altre big europee si fa sentire. Nonostante il Milan abbia chiuso l’ultimo bilancio in attivo dopo diversi anni, per Scaroni è necessario riformulare l’intero sistema:

Il Milan è messo bene, abbiamo chiuso il bilancio in attivo dopo tanti anni e abbiamo avuto risultati sportivi accettabili. Quindi sul fronte Milan siamo messi bene, sono contento. Sul fronte del calcio e del futuro della Serie A sono invece più preoccupato. Se per i diritti tv in Italia le cose si sono concluse in modo accettabile, per i diritti tv internazionali non riusciamo purtroppo ancora ad ottenere quello che vorremmo. Noi incassiamo dai diritti tv internazionali 200 milioni, la Premier League 2,2 miliardi. Capite che c’è una grossa differenza.

Paolo Scaroni a RCS Sport Industry Talk

Scaroni: “Ecco le ultime sul nuovo stadio”

Per Scaroni, il futuro del Milan non può che passare dalla realizzazione di un nuovo stadio. L’impianto sorgerà in zona San Donato e vedrà l’avvio dei lavori tra fine 2024 e inizio 2025. Il club ha deciso di abbandonare San Siro e dedicarsi al progetto di una struttura rinnovata, aperta sette giorni su sette e a totale disposizione del club. Sulla questione relativa al nuovo stadio, Scaroni ha aggiunto:

Lo spettacolo dal calcio è dato dai giocatori e dagli allenatori, ma anche dai teatri in cui si gioca. Per quanto riguarda Milano, io sono rammaricato di non essere riusciti a fare il più bello stadio del mondo con soldi di privati, senza chiedere un euro ai contribuenti. Non dimentichiamoci che San Siro è stato costruito e poi ristrutturato con i soldi dei contribuenti. Andiamo a fare degli stadi nuovi, uno per squadra.

Paolo Scaroni a RCS Sport Industry Talk