Isolato in Gran Bretagna il primo caso influenza suina nell’uomo, contagiato con il nuovo ceppo del virus  A/H1N2. Le indagini sono ancora in corso per stabilire l’esatta origine dell’infezione, ed è scattata l’allerta di sorveglianza per possibile passaggio non più da animale a uomo ma tra esseri umani. Ecco quali sono i sintomi e le possibili modalità di trasmissione da persona a persona.

Influenza suina isolato primo caso umano in Uk

L’agenzia per la sicurezza e la salute pubblica della Gran Bretagna ha reso noto il primo caso di infezione umana da influenza suina. Responsabile del contagio è il nuovo ceppo del virus chiamato H1N2.  Si sta attualmente facendo chiarezza sull’origine, con tracciamento dei contatti del paziente per stabilire l’esatta causa della trasmissione. Perchè potrebbe essere avvenuta da uomo a uomo per la prima volta.

Precedentemente infatti tutti i casi dell’influenza di tipo H1N1 erano stati segnalati su persone che erano state a stretto contatto con gli animali. L’obiettivo delle prossime indagini sarà quello di isolare la variante e capire quali sono i rischi sulla salute umana ed eventualmente come avviene il contagio da uomo a uomo, per avviare un opportuno piano di prevenzione.

L’agenzia infatti ha fatto sapere che il virus è molto simile a quello che in precedenza era stato osservato sui maiali, tuttavia in questo caso non sembrerebbe essere partito da allevamenti. L’allerta è scattata proprio perchè potrebbe essere un segnale di conferma dell’esistenza di altre persone infettate, magari al momento asintomatiche o con sintomi che vengono considerati trascurabili.

Isolato nuovo ceppo del virus A/H1N2

Il caso umano rilevato dall’agenzia per la salute britannica è il primo a risultare infetto dal ceppo del virus influenzale H1N2. Questo agente patogeno infatti resta il principale responsabile delle infezioni che si trasmettono tra maiali e da animale all’uomo ma solo occasionalmente.

Solitamente infatti i contagi vengono rilevati solo in esseri umani che hanno lavorato in allevamenti e che quindi sono stati a stretto contatto con i suini. Sono stati registrati al momento solo cinquanta casi, e quest’ultimo sarebbe il primo a non avere origine animale e a non essere correlato al ceppo H1N1.

I sintomi

Il primo paziente con infezione da virus dell’influenza suina H1N2 è stato scoperto grazie ad un controllo di routine. L’uomo si era recato dal medico di base presentando simili molto simili a quelli di una semplice influenza o forte raffreddore. Quindi con problemi respiratori, visto che si tratta di un’infezione virale che può provocare segni più o meno evidenti e che colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio.

In seguito ad alcuni test effettuati è stato isolato il nuovo ceppo del virus. L’agenzia sanitaria ha infetti dichiarato che in tutto il territorio nazionale sono in corso esami a campione sui pazienti. Specialmente quelli che riferiscono una determinata sintomatologia per monitorare l’andamento dell’influenza stagionale. 

Le autorità hanno comunque sottolineato che l’uomo si è completamente ristabilito e che ha solo sofferto di una forma non lieve della malattia. Ora però resta alto il livello di allerta soprattutto per capire se ci siano o no in circolazione individui che potrebbero infettare altre persone.

Come si trasmette l’influenza suina H1N2? Mistero sull’origine del contagio

L’influenza di tipo A/H1N1, che può occasionalmente passare da animale a uomo si trasmette raramente solo in condizioni di stretto contatto con i suini. Per questo motivo le agenzie per la salute nazionali e l‘Oms stanno raccomandando a chiunque lavori nel settore degli allevamenti di adottare tutte le dovute precauzioni per evitare il contagio.

Il nuovo ceppo H1N2 fa parte dei principali sottotipi del virus. La trasmissione avviene sempre nelle stesse modalità. E cioè attraverso la respirazione di particelle e goccioline provenienti da soggetti infetti. La preoccupazione però è scattata a causa dell’origine misteriosa di questo primo caso.

Anche se, le autorità hanno ribadito che, in base a quanto conosciuto finora, questa mutazione si trasmette solo in modo sporadico, e non provocherebbe sintomi gravi o rischi di sviluppare complicanze preoccupanti.