Carola Rakete, la capitana della Sea-Watch, sta attualmente svolgendo diverse attività dopo le sue esperienze in mare aperto.
Recentemente ha anche sorprendentemente e inaspettatamente elogiato Giorgia Meloni, leader politica italiana. Scopriamo insieme le ragioni dietro questi elogi e cosa fa adesso Carola Rakete.
Cosa fa adesso Carola Rakete
La 35enne Carola Rackete divenne nota come il capitano della “Sea-Watch 3”, sulla quale salvò alcuni migranti in fuga dal Mediterraneo.
Adesso, però, l’ex capitano vuole iniziare un nuovo capitolo e candidarsi con la sinistra alle elezioni europee del giugno 2024.
In un’intervista rilasciata al Frankfurter Rundschau, l’attivista ammette di voler cambiare gli equilibri di potere, per far diventare lo Stato in Europa deve diventare più democratico.
Il suo obbiettivo è porre fine all’influenza esercitata dalle lobby in modo da poter prendere decisioni per il bene comune. E questo, secondo la Rackete, non può funzionare senza la sinistra.
Carola ha dichiarato che ad oggi non si sarebbe candidata con i Verdi, benché in passato li abbia votati. Questo perché hanno cambiato il loro modo di fare.
Secondo la Rackete abbiamo bisogno di una ristrutturazione del sistema economico e di un’equa distribuzione di ciò che abbiamo. Non possiamo risolvere i problemi ecologici con il capitalismo verde.
L’ex capitano ha affermato che il compito di un deputato di sinistra deve essere quello di rendere trasparente il modo in cui vengono prese le decisioni laddove si svolge la politica di lobby. Si tratta anche di far sentire la voce di coloro che sono colpiti dalle decisioni, ovvero della società in genere e degli abitanti del sud del mondo.
Qual è la storia di Carola Rackete
La capitana, originaria di Preetz nello Schleswig-Holstein, è diventata nota nel 2019. A quel tempo, dopo settimane di attesa con i migranti in pericolo in mare, è entrata nel porto dell’isola italiana di Lampedusa a bordo della Sea-Watch 3, nonostante un divieto del tribunale.
Ciò l’ha portata ad essere accusata, in un procedimento penale, che è stato archiviato nel 2021. Da allora, l’ormai trentacinquenne è stata vista da molti come una figura simbolica nella lotta contro la disumana politica sui rifugiati.
Dopo il diploma di scuola superiore nel 2007, Rackete ha frequentato la scuola nautica di Elsfleth (Bassa Sassonia) e ha completato i suoi studi nautici con una laurea nel 2011.
Ha poi viaggiato per Greenpeace, ma anche per la compagnia di crociere Silverseas Cruises e per il programma britannico di ricerca polare Antarctic Survey. Dal 2015 al 2018, Rackete ha studiato gestione della conservazione presso la Edge Hill University in Inghilterra e lì ha conseguito il master.
Dopo il periodo trascorso sulla Sea Watch, Rackete ha lavorato ad alcuni progetti di conservazione della natura, tra cui in Cile e Carelia, in Finlandia. Sostiene anche il movimento per la protezione del clima. Nel 2020 è stata presa in custodia dalla polizia dopo un’occupazione di alberi nella foresta di Dannenröder in Assia.
Se eletta, vorrebbe lavorare nella commissione ambiente dell’UE.
Perché Carola Rackete ha elogiato Giorgia Meloni?
Giorgia Meloni? “Molto in gamba e capace di interfacciarsi con gli altri leader europei”. A sorpresa, Carola Rackete ha riconosciuto dei meriti nelle relazioni con gli altri leader europei e nella gestione della propria agenda politica, del nostro Premier.
Ma la Rackete dice anche: “Chiunque ha un po’ di cervello sa che non è assolutamente il caso di fare accordi con una come Giorgia Meloni, che però si è rivelata molto in gamba, molto capace nell’interfacciarsi con i leader europei. Dobbiamo però essere fermi nel dire che questo non è il futuro dell’Europa, non è il futuro dell’Europa che ci può rappresentare, un futuro che è solo di distruzione. È vero che l’Unione europea spesso viene vista come lontana, un posto dove vengono prese decisioni il cui impatto poi non è cosi chiaro sulla vita delle persone, mentre vengono prese invece delle decisioni che contano, quindi le elezioni europee sono importanti“.
Quindi in gamba sì, la Meloni, ma non tanto da farci degli accordi, secondo Carola Rackete.