Dal 1° gennaio 2024, la Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno (ZES Unica SUD) entrerà in vigore, segnando una svolta significativa per le imprese del Sud Italia. Questa nuova configurazione, che integra le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, mira a stimolare lo sviluppo economico attraverso incentivi significativi.

ZES Unica SUD domanda: le implicazioni della legge di conversione

La Legge n. 162/2023, derivante dalla conversione del Decreto Sud n. 124/2023, stabilisce le normative operative per la ZES Unica. Questo quadro legislativo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023, introduce misure urgenti per il rafforzamento economico delle aree meridionali, incluse disposizioni specifiche in materia di immigrazione.

ZES Unica SUD: benefici per le imprese

Dal 1° gennaio 2024, le imprese del Mezzogiorno godranno di rinnovate opportunità grazie a misure innovative introdotte dal Decreto Sud. Tra queste, spiccano i nuovi Contratti di Sviluppo, che prevedono interventi fino a 200 milioni di euro, mirati al rilancio e al consolidamento economico del tessuto produttivo meridionale.

Le aziende nella ZES Unica SUD possono sfruttare non solo agevolazioni finanziarie, ma anche semplificazioni amministrative. Tra queste, spicca il contributo sotto forma di credito d’imposta, concesso nel rispetto dei limiti imposti dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Questo sostegno è volto a incentivare l’acquisto di beni strumentali e la realizzazione di nuove strutture produttive nelle regioni coinvolte. Inoltre, il beneficio è pensato per supportare gli investimenti iniziali conformi alle norme UE e ai regolamenti regionali, con un limite massimo di spesa ben definito.

Entrando più nel dettaglio, il credito d’imposta fino al 45% sugli investimenti produttivi, è destinato a sostenere l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali. Questo bonus è rivolto a nuovi investimenti a partire da 200.000 euro, con un limite di 100 milioni di euro per investimenti immobiliari effettuati entro il 15 novembre 2024.

Il fascicolo d’impresa e la gestione documentale

Con l’introduzione del fascicolo d’impresa, le documentazioni e i provvedimenti conclusivi dei procedimenti autorizzativi saranno accessibili in modo centralizzato. Questo sistema garantisce una gestione documentale efficiente, facilitando l’interazione tra imprese e pubbliche amministrazioni.

ZES Unica SUD: come fare domanda

Le imprese che desiderano avviare o insediare attività economiche, industriali, produttive o logistiche all’interno della ZES Unica dovranno presentare la relativa istanza allo sportello unico. L’autorizzazione unica sostituirà tutti i titoli abilitativi necessari, semplificando notevolmente i processi burocratici per le imprese.

Per usufruire delle agevolazioni, le imprese devono quindi presentare un’istanza presso lo Sportello Unico Digitale ZES SUD, allegando la documentazione necessaria. Il portale web dedicato alla ZES Unica fornirà tutte le informazioni utili e faciliterà l’accesso allo sportello unico digitale, essenziale per ottenere le autorizzazioni, le concessioni e i vari assensi necessari alla realizzazione dei progetti.

Il portale web della ZES Unica è stato introdotto dall’articolo 12, al fine di semplificare l’accesso alle informazioni e ai servizi. Questo strumento digitale svolge un ruolo fondamentale nel fornire dettagli sui benefici disponibili per le imprese all’interno della ZES Unica, garantendo inoltre una facile accessibilità allo sportello unico digitale ZES.

A partire dal 1° gennaio 2024, pertanto, questo sportello digitale centralizzerà i procedimenti amministrativi riguardanti l’avvio, l’ampliamento, la cessazione o la rilocalizzazione di impianti produttivi, oltre a coprire aspetti edilizi e interventi inerenti a eventi sportivi o culturali.

Fino all’avvio completo dello Sportello Unico Digitale SUD ZES, le domande di autorizzazione unica saranno gestite dai SUAP territorialmente competenti, che le trasmetteranno alla Struttura di missione ZES. Ciò andrà ad assicurare una continuità nei servizi offerti alle imprese durante il periodo di transizione.

Esclusioni e limitazioni per l’accesso alle agevolazioni

Non tutte le imprese possono beneficiare di queste agevolazioni. Sono esclusi settori specifici come l’industria siderurgica, il settore dei trasporti (ad eccezione del magazzinaggio e del supporto ai trasporti), la produzione e distribuzione di energia, e i settori creditizio, finanziario e assicurativo. Inoltre, le imprese in stato di liquidazione o difficoltà non sono ammissibili.