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Israele-Hamas, altri due giorni di tregua: cosa succede ora? Le notizie dalla Striscia

Nuova giornata di passione da Gaza. La tregua è stata prorogata di due giorni grazie all’intervento di Egitto, Qatar e Stati Uniti. Nel frattempo, c’è l’accordo per il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani e 60 prigionieri palestinesi.

Tutto su questo 28 novembre da Gaza. Grazie all’intervento di Egitto, Qatar e Stati Uniti, la tregua è stata prorogata di due giorni. E si aspetta il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani e 60 prigionieri palestinesi.

Qatar: “Speriamo in progressi per cessate il fuoco permanente”

20:56

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid al-Ansari, ha commentato il nuovo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas, avvenuto nel quinto giorno della tregua umanitaria a Gaza, spiegando come il suo Paese si augura di fare progressi per un cessate il fuoco permanente.

Israele: rilasciati 30 prigionieri palestinesi

20:52

Israele ha confermato di aver rilasciato altri 30 prigionieri palestinesi che erano detenuti nelle carceri israeliane.

La notizia viene confermata dal portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, che specifica che si tratta di 15 minorenni e altrettante donne.

Tajani: “No a riconoscimento unilaterale della Palestina”

20:12
Tajani Palestina

Antonio Tajani, uscendo dalla riunione dei ministri degli Esteri della Nato, chiarisce la posizione italiana in merito al riconoscimento dello Stato palestinese.

L’Italia non è favorevole al riconoscimento unilaterale della Palestina“, spiega il ministro degli Esteri italiano, esprimendo una posizione opposta a quella annunciata qualche giorno fa dal premier spagnolo Pedro Sanchez.

Riteniamo – continua Tajani – che debba trovarsi un accordo con Israele e con gli altri Paesi perché se si vuole la pace serve il mutuo riconoscimento da parte di Israele della Palestina e da parte della Palestina di Israele“.

Tajani sottolinea gli sforzi diplomatici per impedire che la popolazione civile di Gaza venga coinvolta dai bombardamenti, parlando dell’invito ai coloni israeliani a “non usare violenza nei confronti del popolo palestinese” e a rispettare il diritto internazionale ma, precisa, “Hamas deve essere sconfitta. Io credo che si possa anche dare sanzioni individuali ad alcuni leader militari di Hamas“.

Infine, il vicepremier italiano conferma il pieno appoggio dell’Italia a un’eventuale iniziativa dell’Onu nella Striscia di Gaza, per chiudere invitando l’Iran “ad abbassare i toni e Hezbollah a non continuare con attacchi che partono dal Libano verso il territorio di Israele“.

Netanyahu all’Europa: “Se Israele cade, voi sarete i prossimi”

19:57
Netanyahu Europa prossima

Benjamin Netanyahu lancia un avvertimento all’Europa in un’intervista rilasciata al giornale tedesco Bild, nella quale invita i Paesi europei a unirsi alla lotta contro Hamas.

Se il Medio Oriente dovesse cadere, l’Europa sarebbe la prossima, voi sareste i prossimi“, ha detto il premier israeliano, che invoca una battaglia contro la barbarie proprio come fu quella condotta contro il nazismo.

Hamas fa parte dell’asse del terrore composto da Iran, Hezbollah, Houthi e altri. Il loro obiettivo – ha detto Netanyahu – è condurre prima il Medio Oriente e poi il mondo in un’epoca di barbarie, l’età oscura del Medioevo. Questo è ciò che vogliono. Nella storia della civiltà ci sono momenti in cui le persone civili devono prendere posizione. Proprio come è stato fatto contro il regime nazista, contro l’Isis e contro Al Qaeda. Deve essere fatto contro Hamas – conclude – e l’asse del terrore guidato dall’Iran“.

Israele: “12 ostaggi liberati, 10 israeliani e due stranieri”

19:43

Il portavoce dell’esercito di Israele a Tel Aviv ha confermato la liberazione di 12 ostaggi da parte di Hamas. Si tratta di 10 israeliani e 2 stranieri.

Tra questi ultimi figura anche una ragazza israeliana di 17 anni di origine argentina, Mia Leimberg.

Il portavoce dichiara che gli ostaggi sono attualmente in viaggio per fare ritorno in Israele.

Egitto: si lavora a nuova proroga di due giorni della tregua

19:26

Il cessate il fuoco potrebbe essere prolungato di altri due giorni.

È quanto viene riferito da fonti egiziane al quotidiano ‘Al-Araby Al-Jadeed’, per le quali ci sarebbe già un principio di accordo in questo senso tra Israele e Hamas.

Che la trattativa prosegua in questa direzione viene confermato anche da una fonte israeliana al quotidiano ‘Haaretz’.

Tuttavia, la proposta non sarebbe ancora stata accettata, dal momento che non si hanno ancora le necessarie rassicurazioni da parte di Hamas circa la capacità di rilasciare altri 10 ostaggi al giorno.

Hamas chiede a Musk di recarsi a Gaza: “Veda la portata della distruzione”

19:08
Hamas Elon Musk

Hamas replica alla visita di Elon Musk in Israele e chiede al magnate di recarsi in visita anche nella Striscia di Gaza.

Come riporta il Jerusalem Post, un portavoce di Hamas inoltrerà l’invito al fondatore di Tesla per consentirgli di osservare con i suoi occhi “la portata della distruzione portata a Gaza dai bombardamenti dell’esercito israeliano“.

Stoltenberg: “Nato si augura nuove proroghe della tregua”

18:43
Stoltenberg proroghe tregua

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica.

Dall’appuntamento di oggi è emersa la “preoccupazione per la situazione in Medio Oriente” ma anche la soddisfazione per “l’estensione della pausa delle ostilità tra Hamas e Israele“, che darà la possibilità di rilasciare nuovi ostaggi e consegnare ulteriori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

Proprio per questo, ha concluso Stoltenberg, la Nato si augura che ci siano ulteriori proroghe” del cessate il fuoco.

Egitto: iniziato il rilascio di ostaggi

18:26

Fonti egiziane riferiscono che Hamas avrebbe iniziato il rilascio del quinto gruppo di ostaggi israeliani.

Tra loro non ci saranno i membri della famiglia Bibas, come confermato alla Cnn da Ofri Bibas Levy, fratello di Yarden, detenuto insieme con sua moglie Shiri e i due figli Kfir e Ariel di 4 anni.

Proprio Kfir, di appena 10 mesi, è uno dei prigionieri su cui maggiormente si è concentrata l’attenzione della comunità internazionale.

Migliorate le condizioni dell’anziana israeliana rilasciata domenica

17:54

Moti Klein, capo dell’unità traumatologica dell’ospedale di Soroka, ha riferito che sono migliorate le condizioni di Elma Avraham.

La donna israeliana di 84 anni era stata rilasciata domenica da Hamas per poi essere immediatamente trasferita nella struttura ospedaliera in condizioni critiche.

Klein spiega che la donna resta in terapia intensiva ma non è più attaccata al respiratore. “È sveglia – dichiara – respira da sola e non ha più bisogno dello stesso livello di cure di quando è arrivata qui“.

Appello della Palestina all’Onu: “Tregua sia permanente”

17:19
Palestina Onu tregua

Ryad Mansour, ambasciatrice della Palestina all’Onu, ha preso la parola nel corso dell’Assemblea Generale sulla questione mediorientale, invocando un’estensione permanente della tregua in corso.

Questa tregua deve essere tradotta in un cessate il fuoco umanitario permanente” ha detto Mansour, spiegando che “l’uccisione di uomini, donne e bambini non può e non deve riprendere“. Per l’ambasciatrice, infatti, solo “una soluzione di lungo termine” può favorire la pace in Medio Oriente.

Infine, la Mansour ha rivolto alle Nazioni Unite l’appello per includere la Palestina tra i suoi membri, una volta concluso il conflitto. “Dobbiamo diventare membri a pieno titolo come voi delle Nazioni Unite dopo la fine dell’occupazione – ha dichiarato – È vostra responsabilità che questo avvenga“.

USA: “Ancora cittadini in USA ostaggio di Hamas”

16:49

Sam Werberg, portavoce regionale del Dipartimento di Stato americano, ha confermato che alcuni cittadini americani sono ancora prigionieri nella Striscia di Gaza.

Lo ha detto nel corso di un’intervista ad Al Qahera News, nella quale ha nuovamente espresso la soddisfazione americana per il cessate il fuoco in corso. “La tregua deve essere sfruttata per portare a Gaza la massima quantità possibile di aiuti umanitari“, ha spiegato.

Erdogan a Guterres: “Israele va processato per i crimini a Gaza”

16:32
Erdogan Guterres Israele

In un colloquio telefonico con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto esplicitamente la messa in stato d’accusa per lo Stato di Israele.

Israele continua con noncuranza a violare il diritto internazionale, le leggi di guerra e i diritti umani – ha detto Erdogan – e deve essere ritenuta responsabile per questi crimini davanti a un tribunale internazionale“.

Il presidente della Turchia ha manifestato la propria vicinanza a Guterres per gli oltre 100 uomini dell’Onu morti a seguito dei bombardamenti israeliani a Gaza, oltre al suo apprezzamento per la visita del segretario al valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto.

Haaretz: “Israele non estenderà la tregua oltre domenica”

16:18

Il quotidiano israeliano Haaretz sostiene che un eventuale nuovo prolungamento del cessate il fuoco sarà concesso da Israele solo fino a domenica 3 dicembre.

Haaretz cita, come sua fonte, un funzionario israeliano che dichiara di aver seguito i colloqui attualmente in corso per un’estensione della tregua, e che vedono coinvolti David Barnea, capo del Mossad, William Burns, capo della Cia, e il primo ministro del Qatar a Doha.

Ben-Gvir: “Hamas ha violato la tregua, riprendere i combattimenti a Gaza”

16:01
Ben Gvir tregua

Le tre esplosioni nel nord della Striscia di Gaza alimentano l’ala più oltranzista del governo israeliano e così Itamar Ben-Gvir, ministro per la Sicurezza nazionale e leader di estrema destra, ha chiesto al premier Netanyahu di riprendere gli attacchi nella Striscia di Gaza a seguito della violazione della tregua da parte di Hamas.

Non possiamo aspettare che uccidano i nostri combattenti“, ha scritto in una nota Ben-Gvir.

Hamas: “Abbiamo reagito a violazione dell’accordo da parte di Israele”

15:32

Hamas espone la propria versione dei fatti in merito alle tre esplosioni nel nord della Striscia di Gaza, parlando di “reazione” a una violazione israeliana della tregua.

In seguito a una palese violazione da parte di Israele dell’accordo di cessate il fuoco – spiegano i miliziani – nel nord della striscia di Gaza è avvenuta oggi una frizione tattica. I nostri combattenti hanno reagito a quella violazione“.

Hamas si rivolge, poi, alla diplomazia internazionale perché spinga Israele al rispetto dell’accordo. “Noi siamo impegnati al cessate il fuoco fintanto che anche Israele lo sia. Facciamo appello ai mediatori – conclude Hamas – affinchè premano su Israele per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo“.

Nord di Gaza, esplosione di ordigni: soldati israeliani feriti

14:48
Striscia di Gaza, diretta 28 novembre 2023

Tensioni a Nord della Striscia, in due diverse località. Tre soldati israeliani sono rimasti leggermente feriti in seguito allo scoppio di altrettanti ordigni. In un’altra località, miliziani hanno aperto il fuoco contro le truppe. Lo denuncia la forza di difesa di Tel Aviv, parlando di una violazione della tregua.

Oms: “Possibilità che si muoia più per le malattie che per le bombe”

12:32

“Ripristinare al più presto il sistema sanitario ordinario, prima che a Gaza i morti per malattia superino quelli per le bombe“. Lo sostiene al britannico Guardian un portavoce dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
Da quanto emerge dai rapporti dell’Oms, sul territorio si stanno infatti diffondendo tra i più piccoli infezioni respiratorie e diarrea senza che sia posto un adeguato argine.

Attacco del 7 ottobre, almeno 5 le milizie in appoggio di Hamas

11:19

Tre anni di addestramento partito appunto nel 2020, in una zona non molto distante da Israele, coinvolgendo almeno cinque milizie. L’indiscrezione su come sia stato preparato l’attacco del 7 ottobre sferrato da Hamas a Israele viene dalla Bbc, che parla di preparativi in campo fino a 25 giorni prima dell’azione. Simulazioni di guerra, di cattura ostaggi e incursioni. E, affinati i metodi di combattimento, la preparazione di un raid.

Uccisi due giovani palestinesi in scontri in Cisgiordania

09:29

Mentre si accolgono positivamente voci di un possibile e ulteriore prolungamento della tregua, arriva la notizia di due giovani palestinesi uccisi in scontri con i soldati israeliani tra Kafer e Betania, in Cisgiordania. Si tratta di Yasin Abdala Al Asmar, di 26 anni, e di Malek Mayed Abdelfatah, di soli 17.

Dal Qatar: “Fiduciosi per un ulteriore tregua”

08:02
Striscia di Gaza, diretta 28 novembre 2023

“Già raggiungere la pausa di quattro giorni non è stato semplice. La proroga di altri due giorni ci incoraggia. Siamo ottimisti per un ulteriore prolungamento”. Lo dice alla Bbc il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari.

Ostaggi, nuova lista per Israele

07:57

Nuova lista degli ostaggi diramata da Hamas e consegnata nella notte al governo israeliano. Così si apprende dal sito di Haaretz.