Un lavoratore dipendente che abbia già attiva una cessione del quinto sullo stipendio può richiedere la sottoscrizione di un altro contratto di cessione? Facciamo chiarezza.
Più cessioni del quinto su uno stesso stipendio sono possibili? È questo il quesito ed il dubbio che può insorgere a molti lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato e con contratto di lavoro atipico. È possibile chiedere una trattenuta del 5% e l’altra del 15% sulla busta paga? La normativa vigente cosa sostiene a tale proposito?
Scopriamo in questa guida se un lavoratore possa avere più cessioni del quinto su uno stesso stipendio. Facciamo chiarezza.
Più cessioni del quinto su una stessa busta paga sono possibili?
La normativa italiana vigente non consente di avere più cessioni del quinto su uno stesso stipendio. Tuttavia, la normativa prevede la possibilità di avere più cessioni del quinto su una stessa busta paga entro il limite massimo di 1/5 della retribuzione.
Pertanto, un lavoratore che voglia vere due cessioni del quinto sullo stipendio potrebbe avere due trattenute automatiche: una del 5% e l’altra del 15%, oppure due del 10% ciascuna oppure una del 12% e l’altra dell’8%, a seconda delle esigenze.
Alternativamente alla doppia cessione del quinto sulla stessa busta paga, il richiedente potrebbe accendere una delega di pagamento, che permette di raddoppiare la rata mensile. È bene che il datore di lavoro autorizzi il doppio quinto.
Un lavoratore, che abbia già in essere un contratto di cessione del quinto sullo stipendio, potrà sottoscrivere un’altra cessione, ma il secondo contratto inizierà solo dopo che il primo si è concluso.
La cessione del quinto sulla busta paga ha un limite: la trattenuta non può eccedere il 20% della busta paga. Nel caso in cui la busta paga sia pari a 1200 euro, la trattenuta massima operata dal datore di lavoro sarà pari a 240 euro al mese. A differenza della cessione del quinto sulla busta paga che non può essere più di 1, sono consentite più deleghe di pagamento.
Quali sono le differenze che intercorrono tra cessione del quinto e delega di pagamento?
La delega di pagamento consiste nel fatto che questa forma di finanziamento potrà essere richiesta solo ed esclusivamente dai dipendenti del pubblico impiego.
La delega di pagamento non viene concessa ai pensionati, i quali possono richiedere all’Inps o all’ente previdenziale l’accesso a questa tipologia di prestito. Tale forma di prestito viene esaminata attentamente dal datore di lavoro, per questo il doppio quinto dello stipendio è una forma di prestito esclusivo e viene erogato ex post un’attenta disamina da parte dell’azienda.
Il doppio quinto viene erogato anche a favore dei cattivi pagatori e dei lavoratori sottoposti a procedure di pignoramento dei beni. Con la delega di pagamento vengono prese in considerazione le varie tipologie di informazioni relative all’ambito lavorativo e non dati di carattere personale. Il doppio quinto non è altro che una seconda cessione seppur con strumenti diversi per quanto concerne l’analisi espletata dal soggetto creditore.