Maker è il token di governance del progetto MakerDAO e ha una funzione ben precisa: permettere a DAI di mantenere una quotazione in grado di opporre resistenza agli scossoni ormai proverbiali del mercato crypto.

Se questa è la sua principale funzione, ne accumula però altre, tali da farne un progetto estremamente interessante il quale, non a caso, ha destato molto interesse nonostante il suo esordio sia avvenuto quasi in contemporanea con l’inizio del crypto winter.

Maker: di cosa si tratta?

Maker è un protocollo ideato da una gruppo variegato di sviluppatori il cui governo è stato affidato ad una organizzazione decentralizzata autonoma, MakerDAO, composta dai detentori di token MKR. Questi ultimi possono ritagliarsi il diritto di prendere parte ai processi decisionali all’interno della rete mettendo in staking i propri asset virtuali, garantendosi in cambio anche una rendita passiva.

Oggetto delle decisioni, però, è un’altra criptovaluta, DAI, una stablecoin algoritmica anch’essa affidata ad una DAO. I token DAI, a loro volta, possono essere generati facendo leva su smart contract, noti come “Maker Vaults”, i quali regolano le modalità di scambio tra valuta fiat e denaro virtuale. Quando l’utente vuole recuperare la prima, non deve fare altro che rimborsare il DAI emesso, aggiungendovi una commissione

In definitiva, quindi, Maker può essere considerato lo strumento tramite il quale è possibile partecipare alle decisioni riguardanti DAI. Decisioni che, si presume siano prese in maniera tale da incentivarne il successo dal quale dipende anche quello di Maker.

Gli aspetti tecnici di Maker

Maker è un token ERC-20. Progettato quindi sulla Ethereum Virtual Machine si appoggia sui suoi meccanismi per avere le necessarie dosi di sicurezza.

In pratica, va ad accumulare tre funzioni:

  • agevolare la creazione di smart contract CDP (Collateralized Debt Position) per i quali funge da garanzia;
  • generare token DAI dal contratto intelligente;
  • pagare i debiti maturati con i CDP.

Per quanto riguarda i processi decisionali, in particolare i detentori sono chiamati a decidere su una serie di questioni cruciali per il funzionamento del sistema. Tra di esse, ad esempio, le nuove criptovalute che occorre aggiungere come asset collateralizzati per il conio dei nuovi DAi, le modifiche al loro tasso di risparmio e la scelta degli oracoli da privilegiare per poter avere informazioni provenienti dall’esterno della blockchain.

Per quanto riguarda l’offerta di MKR, varia in continuazione. Il motivo è da ricercare nell’esigenza di mantenere in equilibrio il suo prezzo e contribuire in tal modo alla stabilità di DAI.

All’interno del suo ecosistema, inoltre, occorre puntare l’attenzione in particolare su The Stable Fund, un fondo che è stato varato con la collaborazione di L4. Il suo intento è quello di supportare tutte le imprese gravitanti nell’orbita di DAI, a prescindere dall’aspetto dimensionale, a perseguire un proprio modello di business e portarlo avanti.

Le prospettive per il futuro

Le prospettive di Maker, come già ricordato, sono legate in maniera molto stretta a quelle di DAI. Occorre quindi cercare di capire cosa aspetti la stablecoin per provare a prevedere i suoi sviluppi futuri.

Proprio per quanto concerne DAI, occorre sottolineare come siano in molti a vaticinarne una intensa crescita nell’immediato futuro. Il motivo di questa previsione è da ricercare nel fatto che nel suo caso siamo di fronte ad un modello gestionale, quello dell’organizzazione decentralizzata autonoma, che può evitare comportamenti opachi come quelli che hanno condotto alla rovina Terra (LUNA).

Proprio il settore delle stablecoin, peraltro, è al momento interessato dalle possibili ricadute di un’altra vicenda dai contorni poco chiari, quella di BUSD. Il token che è stato a lungo indicato come la stablecoin di Binance, infatti, ha già smesso il suo funzionamento, dopo un accordo con le autorità finanziarie dello Stato di New York.

La sua pratica uscita di scena, però, potrebbe aprire nuove opportunità ai progetti che, al contrario, hanno saputo assicurare una reale stabilità ai propri utenti. A partire proprio da DAI, con ricadute positive sul prezzo di Maker.