Amnesty International ha organizzato per oggi, 27 novembre 2023, una manifestazione in piazza dell’Esquilino a Roma, contro la strage di bambini nel conflitto tra Israele e Hamas. All’appuntamento era presente l’ambasciatrice palestinese a Roma Abeer Odeh e il segretario della Cgil Maurizio Landini che, dal palco, ha chiesto uno sforzo internazionale per porre fine al conflitto.

Manifestazione Amnesty a Roma, Landini (Cgil): “Arrivare presto a soluzione politica del conflitto”

Una manifestazione non di parte, perché fare ‘il tifo’ per l’una o per l’altra è insensato. Non lo è, invece, mettersi dalla parte dei bambini uccisi e di tutte le altre vittime del conflitto esploso nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, dallo scorso 7 ottobre.

È questo lo spirito dell’appuntamento organizzato da Amnesty International e annunciato, non casualmente, lo scorso 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Una manifestazione simboleggiata dall’installazione che vede 5mila lapidi bianche di carta con i nomi di minori uccisi durante la guerra in corso. Un segnale per dare visibilità e concretezza all’orrore del conflitto, come raccontato dall’inviato di Tag24 Michele Lilla.

Ha voluto non far mancare la propria vicinanza Maurizio Landini, segretario generale della Cgil che, nonostante la stagione sindacale sempre più impegnativa, non perde occasione per partecipare a battaglie sociali fondamentali, come testimonia la sua partecipazione, il 25 novembre, alla manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata a Roma da ‘Non Una di Meno’.

Nel suo discorso dal palco, il sindacalista ha chiesto ai governi mondiali di battersi affinché si arrivi al più presto a una soluzione politica del conflitto, pena il tracollo globale, con una Terza Guerra Mondiale nucleare.

“[Dobbiamo evitare di] passare dalla ‘Terza Guerra Mondiale a pezzi, come da tempo ci dice Papa Francesco, alla saldatura delle guerre in corso, che rischiano di diventare permanenti, fino a giungere al rischio di un’unica grande guerra, la terza, ma con le armi nucleari, il cui esito è drammaticamente noto a tutti”.

Landini parla della “barbarie” e dei “crimini di guerra, in Israele e a Gaza” visti nel corso di queste settimane di conflitto, in un’escalation dalla quale non c’è via di uscita, se non si arriva a una soluzione politica su pressione internazionale.

“Il tema non è prendere parte per l’uno o per l’altro ma chiedere che si fermino le guerre, che si affrontino i conflitti tra gli Stati con gli strumenti del diritto internazionale […] Gli Stati devono dare seguito alle dichiarazioni di questi giorni, impegnandosi concretamente e urgentemente per la soluzione politica del conflitto, attuando le risoluzioni del Consiglio Generale delle Nazioni Unite e garantendo il rispetto del diritto internazionale”.

Infine, Landini ribadisce come l’obiettivo da raggiungere sia quello ‘due popoli, due stati’.

Abeer Odeh, ambasciatrice Palestina in Italia: “Impegno internazionale per soluzione ‘due popoli, due Stati'”.

Presente alla manifestazione anche Abeer Odeh, ambasciatrice della Palestina in Italia.

Dal palco ha espresso un vero e proprio appello alla comunità internazionale, esprimendo le speranze del popolo palestinese, che si traducono nella creazione di uno Stato palestinese autonomo e indipendente.

“Deve essere una richiesta di tutta la comunità internazionale, per la realizzazione della soluzione ‘due Stati per due popoli’. La nostra speranza è che finisca questa occupazione e si realizzi lo Stato di Palestina nella nostra terra”.

Manifestazione Amnesty a Roma, Tina Marinari: “Rimettere al centro il diritto internazionale”

A margine della manifestazione, l’inviato di Tag24 Michele Lilla ha potuto confrontarsi sul senso dell’evento con Tina Marinari.

La coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia ha voluto sottolineare il valore simbolico delle 5mila lapidi di carta presenti nella piazza, ricordando i bambini uccisi dal conflitto. Bambini israeliani e palestinesi, senza alcuna distinzione, in base alla posizione equidistante assunta da Amnesty International – nonostante episodi che hanno provato a minarne la credibilità in questo senso.

“Siamo qui per ricordare i 5mila bambini che sono morti negli ultimi 50 giorni di conflitto. Vogliamo ricordare che hanno perso la loro infanzia, la loro vita e il loro futuro. Con loro ricordiamo anche i bambini che sono stati feriti dal lato israeliano e quelli che sono stati presi come ostaggi”.

La soluzione, per Marinari e per Amnesty, risiede nel “rispetto del diritto internazionale” e nella cessazione della violenza contro i civili. In questo, conclude, può avere un ruolo centrale la comunità internazionale, e l’Europa in particolare.

L’Europa dovrebbe pretendere il rispetto del diritto internazionale sia dai palestinesi sia dagli israeliani. Non si può pensare a un futuro pacifico e di convivenza se non si rimette al centro la giustizia”.