Matteo Renzi coglie l’occasione di un ritardo del suo Frecciarossa per tirare nuovamente in ballo il ministro Francesco Lollobrigida. Atteso a Milano per partecipare all’evento Italia Direzione Nord, il leader di Italia Viva ha commentato l’imprevisto sui social.
La settimana inizia con il Frecciarossa che ha 44 minuti di ritardo. E purtroppo non essendoci Lollobrigida non ci hanno nemmeno permesso la fermata a richiesta. Quando si dice la sfortuna…
L’ex premier ha poi rincarato la dose, sempre in riferimento al caso che ha visto al centro delle polemiche il ministro dell’Agricoltura del governo Meloni.
Renzi in ritardo ironizza: “Lollobrigida non era a bordo per una fermata a richiesta”
Una volta arrivato a Palazzo delle Stelline per il convegno, infatti, Renzi si è scusato con i presenti dando la colpa al suo Roma-Milano per il ritardo.
Oggi non mi sono fatto neanche la barba perché il treno era 50 minuti in ritardo, e questa è stata la prima sfortuna. La seconda è che a bordo non c’era il ministro Lollobrigida per poter fare una fermata a richiesta.
Dal canto suo, il cognato di Giorgia Meloni si è sempre difeso sottolineando di “non aver commesso nessun abuso“. Lollobrigida ha ribadito la sua versione dei fatti nelle ultime ore, ai microfoni del Corriere della Sera, parlando di “una richiesta lecita” cui “ha diritto qualsiasi cittadino”.
Ho parlato con il capotreno. Che, immagino, abbia poi inoltrato a chi di dovere la mia richiesta.
Lollobrigida: “Francamente mi sembra un comportamento normale”
A chi gli chiede se la sua decisione di fermare il convoglio e allontanarsi a bordo di un’auto blu gli sembri “un comportamento normale”, la reazione appare del tutto convinta delle proprie ragioni. Del resto, spiega, se avesse fatto ritardo lui, “avrebbe fatto ritardo lo Stato“.
Francamente, sì. Il treno era in grave ritardo e mi aspettavano, sotto la pioggia, a Caivano, per una cerimonia importante.
In conclusione, il ministro ha negato ancora una volta l’ipotesi delle dimissioni, dopo la richiesta pervenuta per primo dallo stesso Renzi. Lollobrigida sottolinea di essere pronto a lasciare il posto “quando il mondo dell’agricoltura dirà di essere insoddisfatto del mio lavoro”. Per il momento, invece, “sono tutti entusiasti“.