Tra poco più di un mese farà il suo esordio l’Assegno di inclusione, ma balena l’ipotesi dell’avvio di invio delle domande già da metà dicembre 2023.

Il nuovo sussidio, comunque, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 e, proprio per questo motivo e per non fare sovraccaricare il sistema, si sta lavorando alla messa online della piattaforma già nel mese di dicembre. Si prevedono, infatti, molte domande.

Siamo ancora in attesa di novità, ma nel frattempo facciamo una breve presentazione della misura e come si presentano le domande.

Chi può richiedere l’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024, in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.
È rivolto alle famiglie con un componente nelle seguenti condizioni:

  • Disabilità;
  • Minorenne;
  • Con almeno 60 anni d’età;
  • In condizione di svantaggio e inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.

Oltre alle suddette condizioni, per richiedere l’Assegno di Inclusione è necessario il rispetto di alcuni requisiti. Eccoli elencati:

  • Cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea;
  • Residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo;
  • Isee non superiore a 9360 euro.

Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc., motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 24/36 mesi antecedenti la richiesta, imbarcazioni da diporto, patrimonio immobiliare ai fini Imu con un valore oltre i 150.000 euro, con l’esclusione della prima casa e conti in banca con importi superiori a 10.000 euro.

Come funziona? L’Assegno di Inclusione si concretizza in un sostegno economico erogato dall’Inps. Il sussidio integra il reddito familiare fino a 6000 euro annui. Pertanto, le famiglie riceveranno fino a 500 euro al mese, a cui si aggiunge un eventuale contributo per l’affitto fino ad un massimo di 3.360 euro annui (7.560 euro annui e 1.800 euro annui se il nucleo è formato da persone con più di 67 anni).

Come presentare la domanda

Per poter beneficiare dell’Assegno di Inclusione, se rispettati tutti i requisiti e le condizioni, si deve presentare la domanda all’Inps, personalmente sul portale dell’Istituto oppure tramite Caf o Patronati. Ricevuta l’istanza, l’Istituto provvederà a verificare il possesso dei requisiti.

Oltre ad effettuare i controlli preventivi, l’Inps dovrà informare il richiedente che, per poter ottenere il contributo, dovrà effettuare l’iscrizione presso il “Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa” (SIISL) al fine di sottoscrivere un Patto di attivazione digitale.

Tuttavia, è bene ribadire che la piattaforma apposita per presentare le domande per beneficiare della misura introdotta dal Decreto Lavoro 2023, deve essere messa ancora a punto. Come abbiamo detto, si ipotizza che sia pronta per il mese di dicembre, ma diventerà il vero e proprio punto di riferimento dal mese di gennaio, ovvero da quando l’Assegno di Inclusione 2024 entrerà in scena.

Cosa manca? Ancora non è stato pubblicato il Decreto attuativo della misura, contenente le linee guida che definiscono, più dettagliatamente, le condizioni di svantaggio.

Invio delle domande atteso per dicembre 2023

La finestra per la presentazione delle domande del nuovo Assegno di Inclusione potrebbe aprirsi già dal mese di dicembre 2023.

Si tratta di un’ipotesi che si sta facendo strada, al fine di evitare un sovraccarico della piattaforma, considerata la mole di domande previste, e per evitare che il sistema vada in crash.

Problemi di questo tipo potrebbero essere evitati, per esempio, anticipando quello che potrebbe trasformarsi in un click day non voluto.

Per il momento, siamo in attesa di notizie su eventuali modifiche e la data di apertura rimane fissata al 1° gennaio 2024.

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