Quella di Giacomo Agostini è la storia di un predestinato. Una leggenda per il mondo del motociclismo, un’eccellenza per l’Italia, un mito per chi ama lo sport. Si tratta del pilota che ha conquistato il maggior numero di Mondiali, 15 per l’esattezza, vincendo 123 GP nel corso della sua carriera. Le prime esperienze sulla sella di una moto già da ragazzino, poi il talento, quello straordinario del campione. Per commentare l’ultima corsa, quella di Valencia e la vittoria di Pecco Bagnaia, campione del mondo di MotoGP, Agostini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

MotoGP, Bagnaia campione: Agostini a Tag24

Martin va ko mentre Pecco Bagnaia conquista il podio e diventa, per la seconda volta consecutiva, campione del mondo. Quante emozioni a Valencia, nel corso dell’ultimo MotoGP. Una corsa al cardiopalma, una stagione straordinaria, che vede trionfare ancora una volta il pilota italiano, in sella a una moto italiana. Un connubio straordinario per il nostro Paese, che non riusciva così bene da tanto tempo. Dopo un podio tutto tricolore la scorsa settimana in Qatar, ieri la gioia più grande. La sensazione è che la crescita di questi ragazzi sia appena iniziata e che anche nel futuro potranno regalare a questo sport grandi emozioni e soddisfazioni. Per commentare quanto visto ieri e più in generale la stagione e la vittoria di Pecco Bagnaia, campione del mondo di MotoGP, Agostini, vera e propria leggenda di questo sport, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Partiamo dalla grande vittoria di ieri, stagione straordinaria per la Ducati e per Bagnaia. Hanno rispettato le sue aspettative?

C’è stata una grande suspense e poi una grandissima emozione. Vittoria bellissima con due piloti che fino all’ultimo si sono contesi il titolo e non si sapeva davvero chi l’avrebbe spuntata. Bagnaia ha guidato benissimo, è stato molto attento a tutto e ha dimostrato di essere un vero professionista. Alla fine ha assolutamente meritato questa vittoria”.

Può crescere ancora Pecco Bagnaia?

“Questa nella sua vita è un’esperienza importante e più vivrà momenti simili, più potrà imparare. È un po’ come quando si va a scuola, ogni gara e ogni vittoria servono a crescere sempre di più. Ha già fatto tanta strada e con il tempo acquisirà ancora esperienza. Non ha ancora completato del tutto il suo processo di maturazione”.

Guardando al futuro, sarà ancora Martin il suo avversario numero uno e chi altro si aspetta possa inserirsi in corsa?

“Anche Martin farà ancora esperienza e migliorerà. Penso che quest’anno abbia imparato tanto, soprattutto nella gestione della tensione. Ieri per lui era una corsa importantissima, tra l’altro giocata davanti al suo pubblico, in casa, ed era molto teso. Sentiva sicuramente il peso della responsabilità e questo gli sarà d’aiuto per il futuro. Quindi si, sarà sicuramente lui a dar filo da torcere a Pecco, ma attenzione anche al rientro di Marquez. Lo trovo un grande pilota, che ha vinto tanti Mondiali e lotterà per il titolo. E poi vedremo cosa deciderà di fare la Yamaha, con Quartararo. Si merita sicuramente una moto migliore e mi auguro la Yamaha riesca a dargliela. Se così fosse potremo vedere davvero un campionato molto emozionante”.

Un pilota italiano che vince su una moto italiana, non succedeva da tantissimo tempo. Ducati è tornata un’eccellenza italiana…

“Questo è sicuro, un po’ come i miei tempi con un pilota italiano su una moto italiana. Abbiamo vinto insieme e adesso siamo tornati a portare la nostra bandiera in giro per il mondo. Ducati ha fatto una grande moto e questo è un vantaggio pazzesco. L’Italia sta dimostrando a tutto il mondo che non è solo bravura dei piloti ma anche grande tecnologia”.

A proposito di piloti italiani, grande crescita sul finale di stagione da parte di Di Giannantonio. Eppure ora, che è finito campionato, è senza moto. Merita qualcosa di più questo ragazzo?

“Lo ha dimostrato in questo finale di stagione. Ha preso in mano la situazione e adesso aspetta delle risposte. Si merita una chance, merita di avere una moto e sono convinto che la troverà”.