Era uno dei programmi sanitari che hanno fatto maggiormente discutere ed ora sarà rivisto: il nuovo governo della Nuova Zelanda dichiara chiusa la guerra al fumo. La battaglia politica che avrebbe portato i nati dopo il 2008 a non poter acquistare sigarette è terminata pochi giorni fa tra le contestazioni di tantissimi esperti.
Il governo della Nuova Zelanda e il fumo
La scelta di non vendere sigarette ai ragazzi nati dopo il 2008 in Nuova Zelanda aveva incuriosito tantissimi altri Paesi occidentali ma oggi il governo dello Stato oceanico ha dichiarato chiusa la sua battaglia contro il fumo. Il nuovo governo ritiene che il divieto di vendita di sigarette ai giovani non sia tra le priorità del Paese. In un Nuova Zelanda il fumo è la prima causa di morte evitabile.
Le pressioni politiche
Sono state settimane davvero dure per la politica neozelandese. Il partito di centro-destra vincitore delle ultime elezioni, National, ha lottato per settimane per formare un governo. L’alleanza con New Zealand First ha permesso di evitare il ritorno alle urne ma il partito di destra ha chiesto l’abrogazione delle leggi sul fumo. A contestare la decisione ci sono molti esponenti del precedente governo, esperti di medicina e associazioni. L’obiettivo della Nuova Zelanda era di ridurre il numero di persone che fumano (8% della popolazione fuma) fino a far scomparire il vizio: nel corso dell’ultimo anno 80mila persone hanno smesso.