Come stabilito dal consiglio comunale di Potenza, sarà dedicata una strada o una piazza principale a Elisa Claps, la giovane studentessa uccisa il 12 settembre 1993. Il cadavere della ragazza venne ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità.
Elisa Claps, il Comune di Potenza: “È un atto dovuto, non riparatorio”
Dopo le polemiche per la riapertura della chiesa della Santissima Trinità, il consiglio comunale di Potenza ha deciso all’unanimità di intitolare a Elisa Claps una strada o una piazza nel centro storico della città. La decisione, arrivata stamane, è un atto dovuto, come ha precisato lo stesso consigliere Roberto Falotico.
Queste le parole del consigliere in merito alla vicenda: “Sia chiaro che l’intitolazione a lei di una strada o piazza principale del centro storico della città è un atto doveroso e non riparatorio“. L’assassinio della studentessa è una tragedia indelebile nella memoria cittadina, da qui la proposta del consigliere.
Le motivazioni della proposta: un evento che non può essere dimenticato
Una decisione che deriva da:
Più concomitanze ed eventi hanno risvegliato le nostre coscienze e, in qualche modo, dato principio al ricollegamento dei fili della memoria storica collettiva. Una memoria che forse, dal ritrovamento delle spoglie di Elisa ad oggi, si era sbiadita e diluita nella quotidianità. La ricorrenza del trentennale dalla sua scomparsa, la fiction Per Elisa, il podcast da cui è stato tratto l’omonimo docu-film “Dove nessuno guarda” hanno inevitabilmente riacceso i riflettori anche a livello nazionale su una vicenda orribile: per la violenza di cui Elisa è stata vittima, per la sua famiglia, per tutti gli accadimenti susseguitisi, per l’intera cittadinanza potentina.
Il caso di Elisa Claps deve essere un esempio di legalità
Falotico ricorda l’immenso dolore della famiglia Claps e gli anni di lotte, omissioni e lunghe indagini per trovare il colpevole della scomparsa prematura della ragazza. Secondo il consigliere:
Adesso, è quanto mai necessario che quei riflettori non si spengano, che il senso civico di cui siamo per nostra parte testimoni e difensori si sostanzi nella scelta forte ed unanime di essere elemento di aggregazione e non divisivo, d’individuare un luogo centrale da dedicare ad Elisa Claps
Ciò che accadde trent’anni fa non deve far dimenticare che Elisa era una persona, alla quale sono stati sottratti sogni e ambizioni. Una vita spenta troppo presto che, le Istituzioni hanno il dovere di promuovere iniziative volte alla cultura della non violenza. Per Falotico Elisa Claps è “un fiore che profuma di legalità”.