13 punti in meno rispetto alla scorsa stagione non possono essere un caso. I numeri in casa Lazio iniziano a preoccupare seriamente e la sconfitta rimediata contro la Salernitana ha aperto una voragine tra i tifosi e in società. I bonus sono finiti, il popolo biancoceleste è stanco e la squadra è chiamata a dare una risposta concreta. Domani avrà l’ennesima occasione per farlo. Situazione complicata, imprevista e da cui diventa obbligatorio uscire immediatamente. In Champions League la squadra di Sarri finora ha fatto bene e il bilancio parla di 2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Vincere domani vorrebbe dire poter mettere un’ipoteca sul passaggio del girone, ma poi è alla Serie A che la Lazio dovrà concentrarsi. Per presentare Lazio-Celtic, Pedro, uno dei calciatori di maggiore esperienza internazionale, è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.

Lazio-Celtic, Pedro in conferenza stampa

Il secondo posto dello scorso anno aveva acceso l’entusiasmo intorno alla Lazio di Maurizio Sarri e aveva alzato l’asticella sul futuro. Nessuno poteva aspettarsi che dopo 13 giornate di campionato i biancocelesti sarebbero stati in questa situazione. 17 punti conquistati, undicesima posizione in classifica a 15 punti dalla vetta e 7 dalla terzultima. 5 sconfitte incassate in trasferta su 7 disputate, 15 gol subiti e appena 14 fatti. Sarri sta valutando cosa fare, non vuole abbandonare la barca in questo momento ma non potrà neanche andare avanti così all’infinito. La società gli ha mostrato ancora una volta fiducia, ma se i biancocelesti non ricominciano a fare risultati non si riuscirà di certo a salvare la stagione. L’obiettivo resta arrivare in posizioni europee e per farlo serve una svolta immediata. Intanto domani c’è Lazio-Celtic e Pedro è intervenuto in conferenza stampa, accanto a mister Sarri, per presentare il match.

“Sarà una partita difficile perché in Champions lo è sempre. Loro hanno giocato bene anche quando li abbiamo affrontati in casa. Propongono un calcio fisico, di qualità, sono veloci. Il Celtic ha giocatori importanti, esperti e batterli non sarà semplici. Per noi sarà un’altra finale e una bella opportunità per ricominciare a giocare. Speriamo di fare una bella prestazione e una bella partita davanti ai nostri tifosi. Vogliamo la vittoria. Mi è già capitato di giocare gare simili nella mia carriera. Ci aspettiamo una partita dura e tosta, ma vogliamo fare una buona prestazione. A Glasgow ho fatto un bel gol e segnare all’ultimo minuto in uno stadio del genere per me è stato speciale. Ho esultato sotto al settore ospiti, per tutti i tifosi che erano lì e questo ci ha dato una grande emozione. Spero di potermi ripetere domani”.

La fase offensiva

L’esperienza di Pedro può sicuramente essere d’aiuto a questa Lazio. La squadra di Sarri non gioca più, non è propositiva né tanto meno grintosa e i problemi principali si riscontrano soprattutto in attacco. I gol fatti fino a questo momento sono davvero pochi e non è solo Immobile il problema. Dagli esterni non si creano mai situazioni di pericolo e il mister lo ha sottolineato più volte commentando le prestazioni dei suoi. La fase offensiva va rivista perché la Lazio è sempre prevedibile e mai nessuno si prende la responsabilità di provare il tiro da fuori. Ora servono nuove idee per sbloccare questa situazione.

“È difficile trovare i motivi per questo momento. Stiamo lavorando bene ma c’è qualcosa che non va, soprattutto se ci paragoniamo allo scorso anno. Quando incontriamo squadre più deboli non prendiamo la partita in mano. Dobbiamo fare autocritica e tornare all’inizio, alle cose basiche: dobbiamo correre di più e metterci più voglia. Molto poi dipende dai risultati, perché ora è difficile essere tranquilli e giocare come sappiamo. Sentiamo la pressione, anche della classifica. Dobbiamo pensare a partita dopo partita, senza guardarci indietro. In campionato il margine d’errore è bassissimo. Possiamo solo dare il meglio di noi e rimanere concentrati”.

E poi Pedro ha aggiunto:

“Non so perché non siamo pericolosi davanti. Tutti noi attaccanti sappiamo che dobbiamo migliorare. È anche una questione di gioco, ma ci stiamo lavorando ogni giorno. Non ci possiamo nascondere e dobbiamo fare autocritica. Posso solo dire che vogliamo migliorare, lo scorso anno lì davanti eravamo fortissimi. Ogni occasione finiva nello specchio della porta e adesso no. Vogliamo tornare ad essere più aggressivi, sappiamo che è un nostro limite”.

Il rapporto con Sarri

In conferenza stampa dopo la sconfitta con la Salernitana, Sarri è stato chiaro: “Se sono io il problema ne parlerò con la società e deciderò se fare una passo indietro”. Poi il confronto con il direttore, Angelo Fabiani e con la squadra che ha dimostrato di essere ancora al suo fianco. Il Comandante deve trovare il modo di cambiare le sorti di questa stagione, ma non è certo lui il male di questa squadra. Almeno da quanto ci ha tenuto a specificare Pedro in conferenza stampa.

Sarri è una persona speciale, è un perfezionista e quando le cose non vanno bene è normale ci sia frustrazione. La squadra è con lui, mi auguro resti ancora tanti anni perché con lui si può fare il salto di qualità. Il calcio purtroppo è così, quando si perdono delle partite diventa un dramma. È vero che siamo lontani dalla vetta, ma noi dobbiamo solo pensare a restare concentrati e dare il massimo senza farci coinvolgere troppo dal momento complicato. Stiamo parlando tra di noi per essere uniti ed andare avanti. Non è l’allenatore il problema, siamo tutti con lui”.

Giocare all’Olimpico

I tifosi della Lazio sono stanchi di queste prestazioni e domani si aspettano una risposta. Saranno comunque presenti allo stadio Olimpico, contro il Celtic, per far sentire come al solito l’appoggio e la vicinanza a questa squadra. I calciatori biancocelesti sanno bene che il popolo laziale è un valore aggiunto, e adesso è arrivato il momento di riconquistarne la fiducia.