Troppo poco una domenica soltanto per stemperare il clamore suscitato dalle frasi del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla magistratura. Parole che dalle pagine del “Corriere della Sera” riecheggiano oggi tra i corridoi di Montecitorio.
Le reazioni alle parole del ministro Crosetto sulla magistratura. Nevi (FI): “Le toghe politicizzate non sono una novità”
L’esponente di Fratelli d’Italia ha parlato di “opposizione giudiziaria“, addirittura presentando un disegno per fermare il governo Meloni.
Deciderà Crosetto se riferire su quanto ha dichiarato – dice il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi nella prima delle videointerviste raccolte dall’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati – Se ha qualcosa di particolare da riferire lo farà, però mi pare che purtroppo ci siano tanti esempi di magistrati con l’idea di fare politica piuttosto che perseguire i reati, che è un lavoro per noi fondamentale.
Il parlamentare forzista insiste su quest’ultimo aspetto per introdurre il discorso relativo alla riforma della giustizia:
Non è una novità che una parte della magistratura sia particolarmente attenta alle dinamiche politiche. Quel che ci interessa è la riforma, con la separazione delle carriere e l’introduzione dell’avvocato in Costituzione, e che questa possa aiutarci in tante leggi ordinarie per cercare di velocizzare la giustizia e avvicinarla maggiormente alle imprese e ai cittadini onesti. Del resto lo abbiamo promesso ai cittadini in campagna elettorale. Noi di Forza Italia abbiamo comunque una particolare sensibilità sull’argomento, visti gli attacchi al nostro presidente Berlusconi.
Magistrato è stata anche la deputata leghista Simonetta Matone, che rincara la dose:
Da Palamara che, intercettato, invitava i colleghi magistrati a processare Salvini pur ritenendolo innocente, alla giudice Apostolico che manifesta contro Lega e forze dell’ordine, i segnali di una magistratura politicizzata ci sono tutti. Motivo in più per riformare la giustizia.
L’opposizione, per voce della capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, sottolinea la carica e il peso di quelle frasi di Crosetto.
Sono parole gravissime – dice l’esponente dem – perché pronunciate da un ministro della Repubblica, il ministro della Difesa che lancia un attacco di questa gravità alla magistratura, mettendo in discussione il rispetto di uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento democratico. Pertanto gli chiediamo di venire in parlamento a rendere conto di quanto ha detto o a ritrattare le sue dichiarazioni. Se invece è in possesso di elementi rilevanti dovrà prima rivolgersi alla procura.