Non accennano a diminuire gli sbarchi a Lampedusa, nonostante la stagione più fredda renda la traversata nel Mediterraneo ancora più impervia. Dopo una pausa durata qualche giorno, gli arrivi sono ripresi. Nelle ore precedenti, l’ultimo salvataggio da parte della motovedetta della guardia costiera ha permesso di soccorrere 573 persone. Tra queste, erano presenti 4 donne e 2 minori.

Migranti, nuovo sbarco a Lampedusa: l’imbarcazione era partita dalla Libia

I migranti a bordo dell’imbarcazione sono partiti dalla Libia. Una volta salvati dalla guardia costiera italiani, sono sbarcati al molo Favarolo, in seguito sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriancola, vuoto da un pio di giorni.

Lampedusa sempre al centro degli arrivi

Bastano pochi giorni di sbarchi ravvicinati che Lampedusa torna ad essere sovraffollata, essendo sempre al centro degli arrivi. Già cinque giorni fa, infatti, si era toccato il record delle 1300 presenze nell’hotspot dell’isola. Un numero infinitamente maggiore rispetto alla capienza, con solo 380 posti.

Per quanto riguarda l’impianto normativo in atto, sembra essere in dirittura d’arrivo il decreto Cutro 2. Nello specifico, oggetto del decreto sono i migranti minori, con un tempo di prolungamento massimo fissato a 45 giorni all’interno dei centri di prima accoglienza. Un prolungamento rispetto ai 30 giorni fino ad ora attivi.

Il relatore del testo è Francesco Michelotti, tra le fila di Fratelli d’Italia. Una modifica importante riguarda inoltre i centri di arrivo. Una norma inserita all’interno del decreto permetterebbe agli hotspot di aumentare del 50% la propria capienza, qualora ci fossero flussi particolarmente significativi.

Al momento non viene spiegato nel dettaglio il significato di “flussi particolarmente significativi”, dal momento che certe aree d’Italia, tra cui Lampedusa, vengono quasi continuamente sottoposte a flussi del genere. Salgono però sulle barricate le opposizioni, che tra i numerosi aspetti contestano soprattutto l’allungamento dei tempi per la permanenza dei minori nei centri.