Un altro lunedì di passione per i viaggiatori di Trenitalia e dell’Alta velocità italiana. Non solo lo sciopero del 27 novembre ha rallentato e bloccato moltissime persone, ma anche gli incidenti hanno causato forti ritardi alla circolazione.
Allo snodo di Firenze, centrale per il passaggio dei trani dell’Alta velocità, questa mattina una persona è stata trovata stesa sui binari. Necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine, ma da Roma in giù si sono visti anche ritardi di 120 minuti.
Il problema però non è solo di questa giornata: c’è un treno, quello che da Bari Centrale porta a Roma Termini, che in totale ha accumulato 915 minuti di ritardo dal 28 ottobre ad oggi 27 novembre. Sintomo che l’Alta velocità italiana non è poi così veloce…
Circolazione dei treni rallentata da Firenze fino a Roma: il caso del treno FA 8348
Che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini abbia precettato lo sciopero di oggi 27 novembre, portandolo da 24 a 4 ore, è stata una magra consolazione per i viaggiatori dell’Alta velocità. Lo stato delle ferrovie e dei treni italiani non è dei migliori, ma è bastato un piccolo contrattempo a Firenze per far accumulare enormi ritardi a Roma Termini, a Napoli Centrale e a cascata in altre stazioni.
Attorno alle 7:45 di questa mattina Trenitalia ha comunicato la presenza di una persona non autorizzata sui binari di Firenze. Ciò ha portato all’intervento delle Forze dell’Ordine, con la situazione che si è sbloccata intorno alle 8:30. I treni, però, hanno ricominciato a viaggiare dal tratto interessato a velocità ridotta, rallentando di conseguenza i tempi di arrivo e di partenza degli altri treni.
Il deputato di Italia Viva Luigi Marattin ne ha dato notizia ai suoi follower su X, ironizzando sul fatto di non poter fare come il ministro Francesco Lollobrigida: chiedere al macchinista di fermarsi a metà strada per arrivare in orario ad un evento.
I pendolari si sono lamentati non solo dei ritardi, ovviamente, ma anche delle scarse comunicazioni da parte di Trenitalia. Alcuni treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno accumulato ritardi fino a 70 minuti: la situazione peggiore a Firenze Santa Maria Novella e a Roma Termini, dove i ritardi hanno superato anche i 100 minuti.
Secondo un documento interno a Trenitalia, tra i primi sette mesi del 2021 e quelli del 2023 i ritardi sono aumentati di quasi il 10 per cento ogni mese. Se nel maggio 2021 i treni erano in orario nel 79% dei casi, nel maggio 2023 la percentuale è scesa del 59%; ad aprile 2021 i treni arrivavano in orario nell’85% dei casi, mentre ad aprile 2023 solo nel 59,5% dei casi.
Il treno FA 8348, poi, è un caso particolare: in un mese (28 ottobre-27 novembre 2023) ha accumulato un ritardo di 915 minuti con picchi di 112 minuti oggi 27 novembre e di 115 minuti il 3 novembre. Le infrastrutture al sud, nonostante gli investimenti del PNRR (28,8 miliardi) che dovrebbero essere rimodulati e sbloccati a breve, ritardano ancora nel potenziamento delle tratte meridionali.
I nuovi cantieri presenti sono una delle cause che Trenitalia indica come causa dei ritardi, insieme agli ormai frequenti eventi metereologici estremi, al numero elevato dei treni su rotaie e infine ad “eventi esterni” (come appunto le persone sui binari).
Un’alta velocità che va a singhiozzi, quindi, ma che sembra non orientare molto gli investimenti del ministero dei Trasporti. Il titolare del dicastero, Matteo Salvini, si è detto preoccupato del problema, ma tutte le risorse ormai sembrano puntare alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Chissà se per arrivarci in treno ci saranno altri ritardi…