La manovra economica presentata dal governo di Giorgia Meloni continua a far discutere e a suscitare critiche non solo nei partiti d’opposizione. Anche i sindacati hanno espresso più volte le proprie rimostranze, non essendo d’accordo con il Ministro dell’Economia Giorgetti, che ha definito l’ultima finanziaria “responsabile“.

Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende: “400mila persone ci hanno messo la firma, farli partecipare agli utili delle aziende è un atto di giustizia economica“.

Per Sbarra questa proposta, che ha ricevuto apprezzamenti dal mondo industriale e da partiti di governo e d’opposizione, può rappresentare insieme al potenziamento della contrattazione collettiva la vera riforma istituzionale che può aiutare i lavoratori e le lavoratrici a superare questa difficile congiuntura economica:

La Cisl andrà avanti sino all’ultimo per conquistare e realizzare questo grande traguardo. Una legge importante che per noi può rappresentare la vera e grande riforma istituzionale di questo paese.

Sbarra (Cisl): “La nostra proposta di legge consente di migliorare retribuzioni e salari. Il Parlamento allarghi la contrattazione collettiva”

Oggi 27 novembre il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, si è presentato insieme a una delegazione della Confederazione e ha depositato alla Camera quasi 400mila firme a favore della proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle aziende private e pubbliche.

Davanti Montecitorio Sbarra si è fermato a commentare la proposta di legge e ha registrato un grande interesse non soltanto da parte dei lavoratori, ma anche delle stesse aziende e del mondo politico:

Oggi consegniamo alla Camera dei deputati quasi 400mila nomi e cognomi: donne, uomini, lavoratori, pensionati, studenti che in questi mesi hanno dato la propria adesione, il proprio sostegno e la propria firma alla proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese e sulla democrazia economica, per consentire alle persone di partecipare agli utili, alla gestione delle proprie aziende e anche per sostenere il processo vero di democrazia economica.

La proposta di legge mira non soltanto a rendere i lavoratori e le lavoratrici partecipi degli utili delle aziende, ma anche di istituire quelle pratiche che servono a far trovare soluzioni ai problemi che datori di lavoro e dipendenti spesso si trovano ad affrontare insieme, nel più pieno spirito dell’articolo 46 della Costituzione:

La nostra proposta di legge permette di investire più efficacemente sulla salute e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, per la stabilità del lavoro, per recuperare produttività e per far competere meglio le nostre aziende, e anche per fermare processi di pirateria industriale e di delocalizzazione.

Attraverso 22 articoli e 9 sezioni la proposta tratta del concetto di partecipazione dei dipendenti in azienda, indicandone quattro precise modalità di applicazione: gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva. La proposta propone infine premialità e incentivi per le aziende che introducono questi meccanismi.

In Italia ci sono alcune aziende, come la Piaggio o l’Irisacqua Srl, che hanno creato team di lavoro paritetici con lo scopo di condividere informazioni sull’efficacia produttiva o in materia di welfare e sicurezza sul lavoro. Sbarra ci tiene a precisare che la sua proposta di legge non ha creato malumori nel mondo aziendale, anzi, è stata vista con favore:

In questi mesi abbiamo registrato tanto sostegno e tanta soddisfazione, tanto apprezzamento di autorevoli espressioni del mondo accademico ed universitario. Abbiamo visto condividere questa nostra proposta anche personalità del mondo dell’impresa e poi, quasi in un clima bipartisan, sostegni da parte di partiti e forze politiche della maggioranza e di opposizione.

Rispetto ad una manovra economica giudicata poco espansiva, la Cisl cerca di segnalare come le innovazioni tecnologiche ed il capitale umano rappresentato da ogni singolo lavoratore sono le migliori armi che le aziende italiane hanno per competere adeguatamente.

Sbarra termina chiedendo al Parlamento italiano di potenziare la contrattazione collettiva, perché il modo migliore insieme alla sua proposta di legge per fornire quelle risorse che attualmente sanità e mondo del lavoro lamentano la mancanza:

“Può essere un contributo che diamo ai processi di innovazioni delle relazioni industriali nel nostro paese ed anche per sostenere meglio crescita, sviluppo, qualità e stabilità del lavoro. Il Parlamento, a cui affidiamo la valutazione del nostro progetto di legge, fa bene ad incardinarlo subito per la discussione per avere una norma legislativa che incoraggi, sostegni ed allarghi il ruolo della contrattazione collettiva e valorizzi il contributo delle parti sociali“.