Lunedì 27 novembre 2023 si avrà il plenilunio del Castoro, l’ultimo puntuale prima del solstizio d’inverno, che segna il cambiamento astronomico dall’autunno alla stagione invernale. Quest’anno il solstizio d’inverno si verificherà alle 04:27 di venerdì 22 dicembre, ora italiana. Il termine Luna Piena del Castoro è collegato alla tradizione dei nativi americani e dei coloni europei in Nord America, come avviene per la stragrande maggioranza dei pleniluni nell’anno. In questo caso, a novembre i castori si rifugiano nelle loro tane per passare l’inverno, quindi è il momento migliore per catturarli.

Luna piena del Castoro, a che ora vederla?

Secondo l’Unione Astrofili Italiani (UAI), il plenilunio del lunedì 27 novembre si avrà esattamente alle 10:16. A quell’ora, per noi italiani, la Luna sarà ancora sotto l’orizzonte, e dovremo aspettare il suo sorgere nel tardo pomeriggio, dopo le 16:00. A Roma, la Luna si affaccerà esattamente alle 16:29; a Milano alle 16:28; a Napoli alle 16:26; a Brindisi alle 16:11; a Palermo alle 16:40; e a Cagliari alle 16:53. Sorgerà nel Nord-Est, in mezzo alla costellazione dell’Auriga e del Toro.

Ci saranno vari oggetti celesti ad accompagnare la Luna Piena del Castoro nel cielo. A pochi gradi di distanza, ci saranno le splendide stelle Aldebaran (a destra) e Capella (a sinistra), e anche l’ammasso stellare aperto delle Pleiadi o “Sette Sorelle” (M45), che spesso formano meravigliose congiunzioni con la Luna. Ancora più in alto a destra ci sarà anche il gigante gassoso Giove, il quarto oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole, la Luna e Venere.

Il fatto che assisteremo all’apparizione della Luna Piena nell’atmosfera alcune ore dopo la sua fase di piena non rappresenterà un problema. Per l’occhio umano, infatti, il disco lunare sembra essere pieno diverse ore prima e dopo il momento preciso del plenilunio. Pertanto, ci sembrerà grande, estremamente luminoso e pieno durante tutta la notte e anche quando sorge il giorno successivo. La Luna Piena del Castoro, dopo aver attraversato il cielo stellato, si abbasserà dall’orizzonte alle 07:21 di sabato 28 novembre, secondo l’ora di Roma.

Perché si chiama luna piena del castoro?

La maggior parte dei nomi comuni dei pleniluni è legata alla tradizione dei nativi americani, che usavano un calendario lunare per scandire i mesi, e ai coloni europei che si stabilirono in Nord America. Anche la Luna Piena del Castoro non fa eccezione. Il suo nome, come accennato in precedenza, è un omaggio a questi magnifici animali, che fino alla fine del secolo scorso sono stati una fonte di carne e pellicce estremamente preziosa per le tribù per affrontare i rigori dell’inverno. Dopo aver accumulato scorte a sufficienza, nel mese di novembre i castori si rifugiano all’interno delle loro complesse costruzioni, dove i cacciatori potevano intrappolarli e catturarli facilmente.

Purtroppo, la caccia a questi grandi roditori semiacquatici è stata così spietata, principalmente da parte dei colonizzatori per ottenere le loro pellicce, che sono stati spinti sull’orlo dell’estinzione. E non è solo la specie americana (Castor canadensis), a cui è dedicata la Luna Piena del Castoro, a subire la brama umana. Anche il castoro europeo (Castor fiber) è stato sterminato in molti Paesi e solo recentemente ha iniziato a ripresentarsi in Italia. La Luna Piena di novembre, come riportato da Almanac.com, è conosciuta anche con altri nomi, attribuiti da diversi gruppi di nativi americani. Tra questi ricordiamo Luna che scava o che graffia (Tlingit); Whitefish Moon (Algonchini); Deer Rutting Moon (Dakota e Lakota); Luna Ghiacciata (Cree e Assiniboine) e Luna Fredda (Anishinaabe).