Quanto guadagna Pecco Bagnaia? E’ quello che si chiedono in molti, dopo che il motociclista si è laureato nuovamente campione del mondo di Moto Gp.

Quanto guadagna Pecco Bagnaia?

Questo fine settimana, Pecco Bagnaia ha conquistato il titolo di campione del mondo della top class per il secondo anno consecutivo. Un trionfo che lo ha proiettato nel regno dei grandi e gli ha garantito anche un cospicuo guadagno economico. Andiamo a scoprire a quanto ammonta il suo stipendio con l’aggiunta del premio per la vittoria del Mondiale.

Un contratto standard nella MotoGP per qualsiasi pilota è solitamente composto in questo modo:

  • salario fisso,
  • incentivi legati alle vittorie o alle posizioni ottenute in classifica al termine della stagione,
  • bonus correlati alle prestazioni nelle gare o ai piazzamenti.

Detto questo, riguardo ai premi, oltre al compenso per le Sprint Race vinte (4 in questa stagione), un articolo pubblicato da La Repubblica alcuni mesi fa ha rivelato che nel contratto biennale firmato con Bagnaia all’inizio del 2022, Ducati ha stabilito tre categorie di bonus per i piazzamenti nelle gare e un consistente premio per la conquista del campionato mondiale. Di quali cifre si tratta?

Secondo il quotidiano romano, la casa di Borgo Panigale elargisce circa 100.000 euro per ogni vittoria, 50.000 euro per ogni secondo posto e 30.000 euro per ogni terzo posto. Facendo i conti, alla vigilia dell’ultima tappa di Valencia, con 6 vittorie e ben 14 podi complessivi, si comprende che fino a questo momento Pecco abbia guadagnato circa 960.000 euro, a cui si aggiungono i compensi per le 4 Sprint Race vinte.

Quanto ha guadagnato Pecco Bagnaia con la vittoria del Mondiale?

Il premio più sostanzioso e allettante è senza dubbio quello riservato al vincitore del titolo mondiale, che – stando a quanto riportato da Repubblica – si aggira intorno a una somma di circa 1,5 milioni di euro. Quindi, Bagnaia ha portato a casa in totale una cifra che si avvicina molto ai 2,5 milioni di euro. Un guadagno notevole, considerando che questa valutazione esclude completamente gli accordi con gli sponsor personali, i cui termini non sono di dominio pubblico e quindi non possono essere conteggiati.