Tathiana Garbin, la ct dell’Italtennis femminile, verrà operata oggi 27 novembre 2023 per una recidiva di un tumore. Per questo motivo, Jannik Sinner le ha dedicato un pensiero ieri sera in conferenza stampa, dopo la vittoria in Coppa Davis.
La malattia di Tathiana Garbin: la scoperta del tumore
Abituata da sempre a motivare le sue ragazze affinché non si arrendano, Tathiana Garbin si trova ora ad avere un sostegno considerevole alle spalle: un nutrito gruppo di persone che incoraggiano, spingono e abbracciano la ammirata capitana della squadra nazionale di tennis femminile. Questo dopo il messaggio di incoraggiamento di Jannik Sinner, che le ha dedicato la vittoria dell’Italia maschile in Coppa Davis.
Nel 2019, la 46enne veneta ha rivelato di essere affetta da “una forma rara di tumore” per cui è stata operata l’anno scorso e per cui necessita di un ulteriore intervento.
Garbin ha raccontato in un’intervista la rarità di questa patologia, come l’ha scoperta e l’impatto sul suo vissuto: “Mi sono resa conto della malattia mentre mi trovavo a New York durante lo US Open. Ho iniziato a soffrire di dolori addominali. Non mi sono allarmata più di tanto, essendo sempre stata in salute come un pesce. Inoltre, mantengo uno stile di vita da atleta, seguo una dieta sana e faccio controlli regolari ogni anno. Il medico mi ha consigliato di sottopormi a una serie di esami che hanno portato alla scoperta di questo tumore”.
Che tipo di tumore ha Tathiana Garbin?
Una forma estremamente rara di cancro, con tutte le incognite e le sfide che comporta: “Gli specialisti mi hanno confermato che si tratta di una patologia che colpisce una persona su un milione“, spiega alla Gazzetta dello Sport. “Ha avuto origine dall’appendice e nel mio caso si è diffuso. Sono stata sottoposta a un intervento immediato, non c’era tempo da perdere. Proprio domenica, durante la finale, è stato esattamente un mese dall’operazione. Mi sento fortunata, ho persone care al mio fianco e so di non essere sola. Le immense emozioni della settimana appena trascorsa, sono certa, mi aiuteranno anche nel prossimo intervento”.
Il primo intervento è stato molto impegnativo, ma Tathiana non avrebbe voluto mancare per nulla al mondo alla finale raggiunta dopo 10 anni dall’Italia nella massima competizione tennistica femminile: “Nonostante l’operazione a Pisa fosse stata piuttosto invasiva, mi sono ripresa rapidamente. Il giorno successivo camminavo, dopo soli quattro giorni ero già fuori. Seguivo i risultati dei tornei in Cina, cercavo di essere presente per le ragazze quando potevo”.
Gli avvenimenti degli ultimi due mesi hanno inevitabilmente influenzato profondamente la vita di Tathiana, pronta a dare il massimo per non cedere, punto dopo punto: “Le priorità della mia vita sono cambiate radicalmente da subito. La salute è sempre stata una certezza per me, e in un attimo ho realizzato quanto sia inestimabile. La vita da atleta mi ha insegnato sin da giovane, come a tutti i tennisti, ad affrontare le sfide, trovare soluzioni e reagire sul campo. Questo atteggiamento rimane anche di fronte alla malattia. Poi, se l’avversario è troppo forte, non resta che stringere la mano e uscire dal campo. Ma sempre dopo aver dato il massimo, a testa alta”.
“Non provo paura nel pensiero della morte”, conclude Garbin. “Ho vissuto una vita straordinaria, con il privilegio del talento sportivo. Ho vissuto ogni momento con gratitudine. Una cosa è certa: non cambierei la mia vita meravigliosa con una più lunga ma priva di emozioni. Vincere le prossime Finals? La vittoria non è l’unica meta: nello sport sei giudicato non solo per le vittorie, ma anche per come le affronti. Gli obiettivi non dovrebbero essere solo i trofei. È importante condividerli. Io desidero concludere la mia vita sapendo di aver contribuito alla vita degli altri”. In mezzo a tanto tempo, cara Tathiana.