Le stablecoin rappresentano la risposta data da una parte del mondo crypto alle necessità di molti investitori che non se la sentono di correre i rischi troppo elevati connessi al trading di asset virtuali, ma non vorrebbero rinunciare ai possibili vantaggi da essi garantiti.

Tra di esse, una delle più note in assoluto è True USD, il cui ancoraggio è al dollaro statunitense. Al momento si trova al 26° posto nella classifica di capitalizzazione del settore, segno evidente dell’interesse che il token è riuscito a destare. Andiamo quindi a osservarne da vicino le caratteristiche.

True USD: di cosa si tratta?

True USD è una stablecoin ancorata al dollaro statunitense. In pratica, per ogni dollaro virtuale emesso ce n’è uno depositato a garanzia. Coniato come Token ERC-20 sulla Ethereum Virtual Machine, è compatibile con molte blockchain e applicazioni decentralizzate. Oltre a quella creata da Vitalik Buterin occorre ricordare in questo ambito anche Polygon, Avalanche, BNB Chain, Fantom e TRON.

Ad aumentarne in maniera esponenziale i livelli di sicurezza, è il controllo automatizzato del minting reso possibile dall’utilizzazione del meccanismo di consenso Proof-of-Reserve di Chainlink. Proprio questo algoritmo, infatti, permette la convalida automatica delle riserve messe in garanzia, in maniera tale da riuscire a dare conferma di un livello adeguato di asset collateralizzati.

Implementando tale meccanismo, True USD è riuscito a rispondere alle esigenze di trasparenza sollevate da più parti, compreso il mondo politico. Esigenze dovute ad alcuni episodi del recente passato, che hanno visto in pratica le emittenti di stablecoin mancare ai loro obblighi di totale copertura dei beni virtuali emessi.

True USD: come funziona

Il funzionamento di True USD dipende da uno smart contract che detta le condizioni per l’emissione e il riscatto di una versione tokenizzata del dollaro. Nel caso in cui un utente sia intenzionato ad acquistare TUSD, per poterlo fare deve trasferire il corrispettivo di valuta fiat su un conto bancario indicato all’uopo. Operato il trasferimento, il contratto intelligente provvede a generare e trasferire in automatico l’importo corrispondente in True USD al wallet indicato dall’utente.

Quando avviene l’operazione inversa, ovvero la vendita dei TUSD, lo smart contract provvede invece ad eliminare all’istante i token riscattati tramite burn, ovvero immettendoli in un wallet che non ha chiavi private, quindi inaccessibile per chiunque. Al tempo stesso, l’importo in dollari reali viene accreditato all’utente interessato.

Per le operazioni che abbiamo descritto, True USD non richiede alcun genere di commissione. Il motivo è abbastanza intuibile: l’azienda, infatti, trae il suo profitto dalla maturazione degli interessi sugli asset reali che sono detenuti all’interno dei propri conti.

In pratica, l’acquisto di TUSD su uno scambio di criptovalute avviene presso un altro che li detiene sul mercato secondario. L’operazione di compravendita avviene sul market order della piattaforma senza che avvenga alcun genere di interazione con il contratto intelligente che è stato aperto sull’EVM.

Le prospettive per il futuro

True USD è riuscito ad affermare la sua presenza nonostante una concorrenza di non poco conto. Ad agevolarlo in tal senso è stato il fatto di puntare alla completa collateralizzazione delle risorse virtuali emesse.

Inoltre, per fornire il massimo di rassicurazioni l’azienda ha saggiamente implementato l’algoritmo Proof-of-Reserve. Si tratta di una mossa estremamente accorta, alla luce del fatto che proprio il PoR è considerato al momento la soluzione migliore per riuscire a dare risposte a chi teme episodi come quello di Terra (LUNA), la stablecoin algoritmica crollata nel 2021 trascinando con sé svariati miliardi di dollari degli investitori.

In pratica, l’unico vero rischio che corrono coloro che acquistano True USD è quello collegato al dollaro reale. La moneta sovrana degli Stati Uniti, infatti, si trova in un momento molto particolare: da un lato vede diminuire velocemente la sua quota nel sistema monetario globale, dall’altro aumentano le preoccupazioni per lo stato dei conti statunitensi. Prima di acquistare TUSD, quindi, occorre tenere in conto cosa sta accadendo.