Filippo Turetta, il giovane accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, è arrivato in Italia ed è stato trasferito all’interno del carcere di Verona. Secondo le ultime indiscrezioni, ha passato una nottata tranquilla e martedì 28 novembre dovrà affrontare il primo interrogatorio con i GIP per i reati di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo.

Femminicidio Giulia Cecchettin: Filippo Turetta ha chiesto e ottenuto libri in carcere

Il 22enne era stato fermato dalle autorità in Germania, vicino a Lipsia. Una volta giunto nel Carcere di Montorio a Verona, ha richiesto agli operatori del penitenziario di ricevere dei libri, che ha in seguito ottenuto. Turetta si è detto curioso di comprendere gli aspetti tecnici della carcerazione, le tempistiche per poter rivedere i genitori e l’organizzazione della sua vita nella cella di detenzione.

Il mistero del libro accanto al corpo di Giulia Cecchettin

Accanto al corpo senza vita della giovane Giulia Cecchettin, le forze dell’ordine hanno trovato fazzoletti insanguinati, un rotolo di sacchi neri in plastica e un libro per bambini: Anche i mostri si lavano i denti dell’autrice Jessica Martinelli con illustrazioni di Gregoire Mabire.

Giulia è stata descritta come una ragazza solare e piena di interessi. Oltre i suoi studi in ingegneria biometrica coltivava anche una grande passione per il mondo dei fumetti, tanto da essersi iscritta alla Scuola di Grafica di Reggio Emilia. Non è ancora noto se il libro lo avesse acquistato la giovane o se fosse un messaggio in codice del Turetta.

Giulia Cecchettin diventa il simbolo della lotta ai femmicidi

Come raccontato dalla cantautrice Fiorella Mannoia in una recente intervista per Tag24, la tragedia di Giulia Cecchettin ha smosso le coscienze di tantissime persone. L’ennesima vittima di uomini dagli atteggiamenti e modi violenti, persecutori, che non accettano un no come risposta o che non riescono a capacitarsi della fine della loro relazione.

Il 25 novembre si è tenuta a Roma la manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata dalle attiviste femministe e transfemministe da Non una di meno. Il movimento, ha pubblicato i dati aggiornati dell’𝐎𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐬𝐛𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬-𝐜𝐢𝐝𝐢 (𝐅𝐋𝐓). La statistica aggiornata riporta un drammatico numero di femminici lesbicidi transcidi nel 2023, giunto a 110 vittime di cui 94 femminicidi, 1 transcidio, 9 suicidi e 6 morti in fase di accertamento indotti o sospetti indotti da violenza e odio etero-cis-patriarcale.