Un 47enne italiano è stato arrestato a Milano per possesso di droga dello stupro. Le “rape drugs” sono un insieme di sostanze psicoattive utilizzate all’insaputa della vittima, in grado di facilitare l’abuso a causa degli effetti collaterali sedativi, ipnotici e dissociativi.
Milano, uomo trovato con droga dello stupro fuori dai locali della movida: cosa è successo
L’uomo senza precedenti penali pregressi, è stato perquisito dalle forze dell’ordine nella strada dei locali della movida di Via Toffetta. Aveva con sé 20 millilitri di GHB, una sostanza utilizzata da un potenziale stupratore per disinibire e sedare le ignare vittime e 345 euro in contanti. Il denaro è probabilmente il frutto dello spaccio della sostanza. I militari del nucleo radiomobile hanno notato il fare sospetto del pusher e lo hanno prontamente bloccato per identificarlo.
In seguito all’arresto, lo spacciatore detenuto momentaneamente alla caserma di Montebello, ha accusato una forte crisi di panico. È stato in seguito ricoverato all’Ospedale Fatebenefratelli, in attesa di essere visitato a causa di una forte crisi di panico. Al momento è osservato a vista per evitare qualsiasi via di fuga.
Roma, uomo assolto dopo aver compratzo la droga dello stupro
Recentemente un 31enne di Roma è stato assolto dopo aver comprato droga dello stupro per uso personale. Il giovane, di lavoro artista concettuale, era stato accusato di detenzione ai fini dello spaccio di GBL, dopo aver importato un grosso ingente di stupefacente dall’Olanda. Nel suo caso, le motivazioni erano di natura personale legati agli effetti positivi sulla sua arte e per questioni di natura curative.
Il Governo – nonostante la conferma dell’utilizzo della droga per motivi individuale – ha ritenuto il processo una scelta sbagliata e sconcertante, come dichiarato in una nota del Dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio, in quanto l’uso di droghe per migliorare problemi psichici non ha alcun fondamento, e che più che migliorare, può soltanto peggiorare nel tempo la condizione di chi ne fa uso.