L’Italia di Filippo Volandri e Jannik Sinner è pronta per la finale di Coppa Davis contro l’Australia di Lleyton Hewitt. Dopo aver battuto la Serbia di Novak Djokovic in semifinale, gli azzurri tornano a giocare una finale dopo 25 anni: l’ultima volta, infatti, è stata nel 1998. Inoltre, l’Italia è riuscita a vincere la Coppa Davis soltanto nel 1976 e cerca uno storico bis. Per farlo, però, dovrà battere l’Australia di Lleyton Hewitt. Per la seconda volta di fila, Alex De Minaur e compagni hanno raggiunto la finale. Italia e Australia, comunque, sono attese da una sfida suggestiva che partirà alle 16 con il primo singolare. Di seguito, la storia della rivalità tra le due Nazionali.

Coppa Davis, tutto pronto per la finale Australia-Italia

L’entusiasmo che avvolge l’Italia di Filippo Volandri è travolgente. La vittoria contro la Serbia – suggellata dai due successi di Jannik Sinner contro Novak Djokovic, hanno rilanciato gli azzurri dopo la sconfitta nel primo singolare di Lorenzo Musetti. Ora, però, c’è lo scoglio Australia. La squadra di Lleyton Hewitt è l’ultimo ostacolo tra l’Italia e la seconda Coppa Davis della propria storia. Il trofeo, infatti, manca in bacheca da quello storico trionfo del 1976.

L’Australia, però, non rievoca dolci ricordi all’Italia. I precedenti, infatti, sorridono alla squadra di Lleyotn Hewitt: quello di Malaga 13° confronto tra le due nazionali in Coppa Davis, con bilancio di 8-4 per gli australiani. Gli azzurri non battono gli Aussie dal 1980. Come se non bastasse, per tre volte Italia e Australia si sono trovate in finale: nel 1960, 1961 e 1977 hanno sempre trionfato i nostri avversari. In tutti e tre i casi, però, la sfida è stata giocata sul terreno australiano: due a Sydney e una a Melbourne.

In Coppa Davis, quindi, l’Australia può essere considerata la bestia nera dell’Italia. Gli Aussie hanno scritto la storia della competizione: sono la seconda nazione per vittorie con 28 insalatiere messe in bacheca. L’ultimo successo risale al 2003: in campo c’era proprio Lleyton Hewitt, ora capitano dell’Australia.

Rivalità e bestia nera: la nuova ‘sfida’ degli azzurri

Il tennis italiano, ormai, sta vivendo un periodo d’oro. Il trascinatore, e non potrebbe essere altrimenti, è l’altoatesino Jannik Sinner. Dopo la vittoria del primo Master 1000 e il quarto posto nella classifica ATP, il classe 2001 è arrivato fino in finale nelle Nitto ATP Finals, arrendendosi soltanto a Novak Djokovic. Propri a lui si aggrappa la Nazionale Italiana per provare a conquistare un trofeo conquistato una sola volta, nella storica finale del 1976.

Gli azzurri sfidano la bestia nera storica, con l’ambizione e la convinzione di poter far bene. L’Australia si affida ad Alex De Minaur. Il numero 12 al mondo, che ha vissuto una delle migliori stagioni della sua carriera, è il leader degli Aussie. Il bilancio con Sinner, però, è negativo: i cinque precedenti, infatti, sono stati vinti tutti dall’italiano. Il vero trascinatore della Nazionale, però, è Lleyton Hewitt. Il capitano, che ricopre questo ruolo dal 2015, ha giocato quattro finali di Coppa Davis, conquistandone due (1999 e 2003). Oltre a due vittorie in uno Slam.