Il governo ha firmato il decreto per gli aumenti delle pensioni da gennaio 2024 al tasso di inflazione rilevato nel 2023 pari al 5,4%. A ufficializzare gli aumenti è il ministero dell’Economia e delle Finanze mediante un comunicato apparso sul proprio portale istituzionale. Giancarlo Giorgetti e Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, hanno firmato il provvedimento che contiene il tasso di inflazione provvisorio, già anticipato nelle scorse settimane, per l’anno 2023.

In base a questo tasso verranno effettuate le indicizzazioni delle pensioni con aumenti che scatteranno con il cedolino di gennaio 2024. Gli aumenti del 5,4% non saranno pieni per tutti gli assegni di pensioni, ma rileveranno una percentuale (di perequazione) via via decrescente al crescere dell’importo lordo della pensione. Il meccanismo, pertanto, prevede l’aumento del 100% del tasso di interesse rilevato solo per le pensioni fino a quattro volte la pensione minima. Per quelle di importo più elevato si va dall’85% al 22%.

Pensioni aumenti gennaio 2024, ecco quali aumenti per quelle fino a 4 volte il minimo

Con la firma del decreto dell’inflazione rilevata dall’Istat nel 2023, il ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali hanno ufficializzato l’aumento del 5,4% delle pensioni per il 2024. La percentuale risulta dalla rilevazione dell’aumento dei prezzi di quest’anno sulla quale l’Inps effettuerà l’indicizzazione degli assegni di pensione.

Rispetto alle previsioni di qualche settimana fa, il tasso di inflazione è leggermente più basso. Infatti, una prima rilevazione aveva stabilito che l’aumento dei prezzi fosse del 5,6%. Quello ufficializzato dal ministero dell’Economia e delle Finanze sul proprio portale istituzionale è del 5,4%, lo 0,2% in meno.

Avranno un aumento al 100% della pensione rispetto al tasso di inflazione del 5,4% gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo, fissato per il 2023 a 567,94 euro. Quindi, chi prende una pensione che, al loro, arriva a 2.271,76 euro, avrà un aumento nel 2024 del 5,4%. Oltre questo tetto, la rivalutazione degli assegni non è piena, ma è quantificata in base a percentuali di recupero dell’aumento dei prezzi.

Le pensioni tra 4 e 5volte il trattamento minimo percepiranno l’85% del tasso di inflazione. L’aumento delle pensioni sarà, quindi, del 4,590%. Per le pensioni da 5 a 6 volte il minimo, la percentuale di perequazione sarà del 53% e l’aumento degli assegni, rispetto all’inflazione, sarà del 2,862%.

Pensioni aumenti gennaio 2024, quelle più alte recuperano meno di un quarto dell’inflazione

Più aumenta l’importo della pensione percepita e minore è l’aumento spettante applicando la perequazione prevista. Il che corrisponde a verificare che gli assegni più alti non recuperano l’importo spettante rispetto all’aumento dei prezzi registrato nel 2023. Gli assegni da 6 a 8 volte il trattamento minimo godranno di una percentuale di indicizzazione del 47 per cento che corrisponde, per il 2024, a un aumento del 2,538%.

Gli assegni da 8 a 10 volte la pensione minima, per effetto del 37% di perequazione, avranno un incremento effettivo dell’1,998%. Tutte le percentuali di indicizzazione sono rimaste immutate rispetto a un anno fa, a eccezione delle pensioni di oltre le 10 volte il trattamento minimo. Rispetto al tasso di perequazione del 32% del 2023, quello del 2024 sarà abbassato al 22%. Ciò significa che, le pensioni più alte, avranno un aumento dell’1,188%, meno di un quarto rispetto al tasso di inflazione del 2023.

Pensione minima 2024: si arriva a 600 euro

Infine, le pensioni minime – di importo pari a 567,94 euro – con il 100% di rivalutazione al tasso di inflazione del 5,4%, arriveranno a 598,61 euro. L’assegno sociale, quest’anno pari a 503,27 euro, arriverà a 534,40 euro.