L’Italia vola in finale della Coppa Davis. Decisivo ai fini del risultato è stato il doppio disputato da Sinner e Sonego contro Kecmanovic e Djokovic, vinto dagli azzurri per 6-3, 6-4. In precedenza Lorenzo Musetti aveva perso il singolo contro Kecmanovic (anche a causa di problemi fisici sul finale di match), ma uno strepitoso Sinner era riuscito a battere Djokovic per la seconda volta su tre in dodici giorni. Un risultato che testimonia il livello di maturità raggiunto dall’altoatesino. Ora l’Italia sfiderà l’Australia in finale, con l’obbiettivo di alzare il trofeo. Al termine dei match di Coppa Davis hanno parlato Sinner, Sonego e Volandri.
Coppa Davis, le parole di Sinner
Oggi è stata una giornata lunga e intensa. Credo che Lorenzo ha fatto un’ottima partita singolare che poi è scivolata via. Io ho provato a fare il massimo contro Novak, sono partito forte nel primo set poi lui ha alzato l’asticella. Nel terzo la gara può andare ovunque ma alla fine ci ho sempre creduto. Eravamo a un passo dall’eliminazione ma siamo ancora qua. Domani abbiamo la possibilità di vincere la Coppa Davis. Abbiamo fatto un ottimo doppio con tanta intensità. Anche Lorenzo mi ha aiutato molto, per me non era semplice. Penso che tutto il team debba essere contento.
I match point di Djokovic? Le palle erano ancora abbastanza nuove, sapevo che potevo comunque vincere il game. Sullo 0-40 ho servito la seconda e lui ha sbagliato una palla piuttosto facile. Poi ho servito molto bene e quello è servito per avere l’energia di andare avanti. Tutta la squadra mi ha tenuto su e il tifo che c’era è stato importante per noi. Ci siamo mossi molto bene, con tanta energia. Siamo contenti. Svago? La sera gioco a burraco, ieri ho vinto e c’è confidenza.
Le parole di Sonego
Proveremo a vincere questa competizione. Siamo contenti per quello che abbiamo fatto oggi. Incredibile come Jannik abbia affrontato quei tre match point: sullo 0-40 si è girato verso di noi e si è caricato. Bisogna insegnare ai ragazzi che giocano a tennis di seguire questo tipo di atteggiamento. Mi insegna molto anche a me e quando vado in campo cerco di fare lo stesso.
Le parole di Volandri
Oggi la soddisfazione è enorme, dopo un lavoro che parte da lontanissimo. Domani c’è una finale che vuol dire tantissimo, lavoriamo ogni giorno per vivere questo tipo di emozioni. Dopo la partita di Jannik ero contento, ho detto ai ragazzi di giocarsela fino alla fine. Jannik è stato veramente strepitoso, tre match point di fila contro Djokovic… Anche per come ha interpretato il doppio, in cui alla fine sono saltati tutti gli schemi. Sappiamo che nel doppio abbiamo giocato meno bene dell’altro ieri e avevamo la consapevolezza di avere più possibilità rispetto a Griekspoor e Koolhof. Poi bisogna andare in campo e vincere, soprattutto quando dall’altra parte c’è Djokovic.
Tra i singoli e i doppi ci siamo detti di crederci, che dovevamo andare per la vittoria. Sapevamo di essere forse un pizzico favoriti, ma alla fine sono saltati tutti gli schemi. Per questo siamo stati molto bravi. La prova di Sinner è la conferma del periodo che sta vivendo. Nole lo vediamo in tv e dal vivo: sembra non fare la minima fatica. Probabilmente fa differenza essere dentro il campo. Ci ho giocato anche contro e mi ha impressionato. Sappiamo che quando impazzisce è pericolosissimo e forse nel doppio è stato così. Siamo stati bravi ad approfittarne.