Una vera e propria leggenda per la Fiorentina, ma anche una colonna portante nella storia del Milan. Giovanni Galli è stato uno dei portieri più talentuosi tra gli anni Ottanta e Novanta. Con la viola si è affacciato nel calcio importante e si è consacrato. Ha difeso i pali del club toscano fino al 1986, facendo tutta la trafila dalle giovanili. Poi il passaggio in rossonero, club con cui è salito sul tetto del mondo. Campionato, Supercoppa italiana e Champions League vinte più volte, ma anche Coppa UEFA, Supercoppa Intercontinentale e tanto altro. È stato campione del mondo con la Nazionale di Bearzot nel 1982. Per commentare Milan-Fiorentina, Galli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Milan-Fiorentina, Galli a Tag24
Dopo una settimana di sosta, la Serie A torna in campo e promette da subito spettacolo. La tredicesima giornata di campionato regala tanti spunti: le prime sei della classifica si affronteranno in 3 big match dal sapore europeo. Inevitabilmente qualcuno perderà punti, qualcun altro tenterà la fuga. A San Siro, con fischio di inizio alle 20.45, Milan e Fiorentina si troveranno una di fronte all’altra. Due squadre con granfe voglia di rilanciarsi, con motivazioni diverse, ma con necessità di punti. Pioli deve scacciare la crisi, deve allontanare le voci che lo riguardano e riprendere la marcia verso la vetta; Italiano deve trovare continuità per continuare a sognare in grande. Per commentare Milan-Fiorentina, Galli, doppio ex che in carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Due squadre che stanno vivendo un momento diverso: da una parte la crisi del Milan e dall’altra la Fiorentina in ripresa. Questa sera che partita sarà?
“Lascia sempre il tempo che trova il termine crisi. Il Milan lo era anche due settimane fa, ma poi in Champions ha battuto il Paris Saint Germain. Dobbiamo considerare che siamo di fronte a una squadra rimaneggiata e che ha assenze importanti. Giroud e Leao sono calciatori fondamentali nell’economia del gioco rossonero. Sicuramente questo potrebbe essere per Pioli un handicap. La Fiorentina invece sta bene anche se ha vissuto un periodo di flessione e ha incassato tre sconfitte consecutive. Poi la viola è ripartita con il Bologna e ha dimostrato che quando gioca ha tutti i parametri del grande club. Ha intensità, gioco, convinzione, concentrazione e qualità. Per questa sera c’è da capire chi interpreterà meglio la partita e chi la leggerà meglio, ma sicuramente la Fiorentina non andrà a Milano per difendersi perché non è nel suo DNA”.
Chi o cosa ti piace di più della Fiorentina?
“La Fiorentina non ha un fuoriclasse all’interno della rosa, ma è una formazione che quando gioca da squadra può mettere in difficoltà chiunque. È andata a vincere a Napoli e da quando è arrivato Italiano, con le big, ha sempre fatto ottime prestazioni. Questa ormai è una costante e per battere la viola ci vuole sempre la migliore Juve, Inter, Milan o chiunque altro. Se la Fiorentina va a San Siro e interpreta la gara al meglio, può venir fuori una grande partita. La viola non va di certo lì per difendersi e non giocheranno sicuramente per lo 0 a 0. Il Milan invece cercherà spazio nelle ripartenze. Gara particolare, secondo me spettacolare e sono curioso di vedere come sarà interpretata da entrambe”.
Pioli è a rischio?
“Lui è sempre dietro a questa emergenza di giocatori. Purtroppo troppi infortuni hanno condizionato il percorso del Milan. Però ha una rosa importante che può confermarsi tra le prime in assoluto. Non so se potrà lottare per lo scudetto, visto che mi sembra che l’Inter potrebbe fare un campionato a parte. Detto questo, resta una squadra forte che deve solo ritrovarsi ed avere gli effettivi tutti a disposizione. Pioli ha pagato care le assenze”.
Come si divide il tuo cuore davanti a una partita del genere?
“Sono nato e cresciuto nella Fiorentina, vivo qui ed è logico che il mio cuore è viola. Detto questo, ho grande affetto anche per Milano, per il Milan e per la proprietà di allora: da Berlusconi a Galliani, Braida, Ramaccioni. Mi sono trovato benissimo nella mia esperienza e sono stati quattro anni meravigliosi”.