Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, è intervenuto alla manifestazione di Roma organizzata da “Non Una di Meno” per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne partita da Circo Massimo per giungere a conclusione in zona San Giovanni.
Questa mattina – prima del corteo – cinque attiviste di NUDM si sono riunite davanti la sede della RAI per opporsi alla violenza mediatica della società, come riportato dal movimento femminista e transfemminista. Le manifestanti hanno denunciato una strumentalizzazione del dolore da parte dei media sul caso di Giulia Cecchettin.
Manifestazione 25 novembre, l’intervento di Landini (Cgil)
Secondo Landini è necessario un cambiamento soprattutto da parte degli uomini, per sradicare la cultura sbagliata, basata sul possesso, che porta alla violenza.
Noi della Cgil abbiamo deciso di essere presenti qui e in tutte le piazze d’Italia perché questa è una lotta di cambiamento culturale importantissima. È una cosa che riguarda gli uomini in particolare, quindi è necessario avere un atteggiamento radicale per sradicare la cultura del possesso e l’idea di poter essere proprietario di un’altra persona.
Per Landini la lotta contro la violenza sulle donne è importante anche sul fronte sindacale, nonché lavorativo.
Questa di oggi è una manifestazione importantissima, perché rappresenta una domanda vera di libertà e credo che, dal punto di vista sindacale, debba intensificare la battaglia per superare la precarietà e le discriminazioni nel lavoro che oggi esistono.
Landini: “Necessaria iniziativa degli uomini”
Infine Landini ribadisce che l’impegno principale debba partire dagli uomini.
Insisto, credo sia necessario pensare a un’iniziativa che sia fatta dagli uomini. Perché la necessità di cambiare è di chi, oggi, uccide le donne. Quindi siamo noi maschi che dobbiamo cambiare una cultura sbagliata e questo va fatto con il massimo dell’onestà e la massima radicalità.