Cuore e dinamismo. E’ la ricetta di mister Inzaghi per la sua Salernitana, che contro la Lazio riesce a trovare la prima vittoria stagionale per i granata per 2-1 contro una squadra biancoceleste troppo molle. Sarri aveva chiesto aggressività, quest’ultima non riesce a palesarsi.
Eppure gli ospiti iniziano bene, con il baricentro alto a costringere la Salernitana a stringere i reparti, anche se i padroni di casa sono quelli che si avvicinano più al gol con Boheinen che alla mezz’ora centra la traversa dai 30 metri.
Da quel momento la Lazio torna a spingere e al 40′ riesce a trovare il gol del vantaggio con Immobile (100 reti in trasferta) su rigore dopo il fallo di Gyomber. Nella ripresa però la Salernitana esce con la bava alla bocca spingendo decisa. Tutto nel segno di Candreva, autore di una prestazione sontuosa, che partecipa al gol dell’1-1 di Kastanos, e poi la decide con una fucilata su punizione dalla distanza, complice un Provedel incerto.
I biancocelesti ci provano fino alla fine, ma al triplice fischio Salernitana-Lazio sancisce la prima vittoria in campionato per i padroni di casa. Per la Lazio invece un brusco stop, ora con il Celtic si può solo vincere per evitare che il malumore si propaghi ancora di più. Di seguito le pagelle.
SALERNITANA
COSTIL 6 – Spiazzato sul rigore di Immobile, per il resto i biancocelesti non gli creano particolari problemi.
DANILIUC 5.5 – Da quelle parti passa Zaccagni. Gli sfugge spesso e volentieri.
GYOMBER 5 – Attento nella prima parte di match, il patatrac arriva al 40′ quando si fa prendere il tempo da Immobile, per poi scivolare ed aggrapparsi a lui e causando il rigore del vantaggio. Rischia tantissimo il secondo giallo due minuti dopo su Zaccagni, ma l’arbitro lo grazia. Inzaghi fiuta il pericolo e lo cambia all’intervallo. (DAL 45′ LOVATO 5.5 – Qualcosina in più, ma sempre in difficoltà quando bisogna leggere gli inserimenti senza palla avversari).
PIROLA 6.5 – Il più convincente dietro. Quando la Lazio prova a passare dalle sue parti alza il muro. (DAL 62′ FAZIO 6 – La giusta garra nel momento più caldo del match).
MAZZOCCHI 6 – La butta sul fisico contro Zaccagni, spesso ha la meglio, non disdegnando anche qualche sortita offensiva.
COULIBALY 6 – Morde il pallone in qualsiasi zona di campo si trovi. Si appiccica a Cataldi per non farlo ragionare, recupera la sfera non si sa quante volte.
BOHINEN 5.5 – Sfiora l’eurogol con una botta dalla distanza che si stampa sulla traversa. Qualche volta si fa prendere in mezzo, risultando in affanno. (DAL 62′ LEGOWSKI 5.5 – Stessa cosa di Bohinen).
BRADARIC 6 – Obiettivo limitare Felipe Anderson. Ci riesce, grazie anche all’aiuto del brasiliano in giornata no.
KASTANOS 7 – Parte dalla trequarti ma si sposta subito sulla linea di centrocampo per dare compattezza e non fare ragionare gli avversari. Accompagna spesso anche in fase di spinta, così riesce a trovare il gol del pareggio. Un motorino.
CANDREVA 7.5 – Gli piacciono proprio le romane. Gli ultimi due gol furono proprio contro la Roma alla prima di campionato. Oggi è ovunque. Tutte le azioni pericolose passano da lui, e sono sempre pericolose. Ci mette la testa sul gol del pareggio di Kastanos, poi la decide con una punizione-missile. E’ come il vino. più invecchia e più diventa buono.
IKWUEMESI 6 – Non è un ariete e si vede. Si preoccupa più ad aprire spazi per gli inserimenti dei compagni.
All.INZAGHI 7 – Voleva gli occhi della tigre, ottiene di più. Chiude gli spazi e cerca di rimbalzare le sortite offensive avversarie. Poi sale di tono dal punto di vista del dinamismo, e da quel momento trova i due gol che potrebbero dare un nuovo senso al campionato della Salernitana.
LAZIO
PROVEDEL 5.5 – Un sali e scnedi la sua prestazione. Reattivo sulla palla velenosa di Candreva dalla destra, la vede all’ultimo. Forse smanaccia sulla botta di Boheinen che si stampa sulla traversa. Respinge corto sul colpo di testa di Candreva dove si avventa Kastanos per l’1-1, ma si rifa subito dopo respingendo sull’ex laziale lasciato solo. Incerto di nuovo sulla punizione del 2-1 sempre di Candreva.
LAZZARI 5.5 – Spinge per cercare sempre il fondo, quando si tratta di ripiegare invece arriva qualche patema in più. (DAL 62′ HYSAJ 5 – Niente fondo, non da soluzioni sulla fascia).
PATRIC 5.5 – Senza Romagnoli è lui il leader difensivo, e lo si vede. Poi però arriva il blackout sul gol dell’1-1, che costerà tantissimo.
GILA 5.5 – Non inizia neanche male, ma anche lui è complice con Patric del pareggio di Kastanos.
MARUSIC 6 – Meglio rispetto a Lazzari, si alza con intelligenza. Su Mazzocchi poteva accorciare di più.
GUENDOUZI 6 – Si, è entrato nei meccanismi. Accompagna l’azione praticamente sempre, si muove tanto per permettere ai compagni di avere una soluzione di passaggio. Uno degli ultimi a mollare.
CATALDI 5.5 – Non ha libertà di impostazione perchè il centrocampo della Salernitana è la sua ombra, portandolo spesso a cercare la giocata di prima. Che non sempre è pulita. (DALL’ 80′ VECINO S.V.)
KAMADA 4.5 – Arduo compito quello di sostituire Luis Alberto, il giapponese ha altre caratteristiche. Che non riesce a mettere in campo. Poco dinamismo, pochi inserimenti, poco tutto.
F.ANDERSON 4.5 – No, non può essere questo l’atteggiamento da mettere in campo in una partita dove c’è da correre a perdifiato. Un’azione in solitaria dove Gyomber devia il suo sinistro velenoso. Poi il nulla. (DAL 69′ ISAKSEN 5 – Entra ma non da la scossa. Troppo superficiale in certe situazioni.)
IMMOBILE 6 – Centesimo gol in trasferta amaro. Freddo dal dischetto, ma ai fini del risultato serve a poco. Costretto spesso e volentieri a giocare spalle alla porta. (DAL 69′ CASTELLANOS 5.5 – La solita garra, si muove tanto ma non basta).
ZACCAGNI 6 – Vispo, ingaggia un bel duello con Mazzocchi riuscendo anche a trovare gli spazi giusti. Si deve arrendere nel secondo tempo per un problema all’adduttore. (DAL 62′ PEDRO 5 – Solita corsa. Ma a vuoto questa volta)
All.SARRI 5 – Quinto k.o. in sette trasferte. Questa fa più male perchè contro l’ultima in classifica che non aveva mai vinto in campionato. Aveva chiesto carattere, riceve picche. Ma se questo accade, forse qualche domanda dovrà cominciare a farsela anche lui. Latita anche il gioco. Ora il Celtic: vietato sbagliare.