Un gruppo di 10 persone si è riunito davanti la sede della RAI di Viale Mazzini per manifestare contro la violenza mediatica, portata avanti secondo le attiviste del movimento femminista “Non una di meno” dalla società.

Arrestate cinque attiviste di “Non una di meno” davanti la sede RAI

Colpiamo la Sede Rai in quanto simbolo governativo, in opposizione al governo Meloni che pensa di poter rispondere alla violenza di genere con atti securitari, razzisti e sessuofobici, raccontano sul loro profilo Instagram le attiviste, organizzatrici del corteo del 25 novembre per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

In particolare, NUDM ha denunciato la strumentalizzazione del dolore da parte dei media sul caso di Giulia Cecchettin, che hanno ricostruito la vicenda come se si trattasse di una “fuga d’amore” di due giovani innamorati, quando in realtà l’epilogo era già preannunciato dall’inizio.

Cinque delle attiviste femministe e transfemministe presenti, indossavano un passamontagna rosa e con sé avevano uno striscione con lo slogan “vergogna”. I carabinieri sono intervenuti per identificare 5 delle manifestanti, tenute temporaneamente in stato di fermo al commissariato di Prati. Le donne indossavano un passamontagna rosa e con sé avevano un cartello narrante lo slogan “vergogna” e sono state successivamente rilasciate come riportato sulla pagina Facebook di Non una di meno – Roma.

25 novembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne

In celebrazione alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il movimento femminista Non una di meno ha organizzato una manifestazione con partenza da Circo Massimo a Roma alle 14:30, in parallelo al corteo di Messina.

In occasione del corteo contro la violenza patriarcale, NUDM ha pubblicato i dati aggiornati dell’𝐎𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐬𝐛𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬-𝐜𝐢𝐝𝐢 (𝐅𝐋𝐓). La statistica aggiornata riporta che il numero totale dei femminici lesbicidi transcidi nel 2023 è arrivato a 110 vittime di cui 94 femminicidi, 1 transcidio, 9 suicidi e 6 morti in fase di accertamento indotti o sospetti indotti da violenza e odio etero-cis-patriarcale.