I bond ibridi sono titoli obbligazionari che presentano caratteristiche interessanti: scopriamo cosa sono e come funzionano.

Il mercato delle obbligazioni ibride è cresciuto e sta attraendo sempre più l’attenzione degli investitori e delle società emittenti. Si prevede che il mercato dei bond ibridi cresca e la crescita è stimolata dalle società emittenti. I titoli obbligazionari ibridi rappresentano un mercato in espansione che attraggono costantemente l’attenzione dei soggetti investitori.

Scopriamo in questa guida cosa sono, come funzionano e quali sono le caratteristiche dei bond ibridi.

Investire in bond ibridi: cosa sono

I bond ibridi sono titoli obbligazionari emessi dalle società che puntano a finanziarsi sul mercato del reddito fisso. Questi titoli obbligazionari si collocano dopo le obbligazioni subordinate e prima delle azioni. Il funzionamento di questi titoli obbligazionari è assimilabile a quello delle obbligazioni AT1, anche se presentano caratteristiche differenti.

Si tratta di obbligazioni perpetue con scadenze lunghissime e sono oggetto di richiamo una volta decorsi cinque anni dall’emissione. Nel caso in cui il titolo obbligazionario non sia richiamato scatta la clausola step-up, che prevede un incremento della cedola che viene corrisposta ai detentori del bond.

Bond ibridi: la struttura

I bond ibridi hanno una durata molto lunga, ma hanno un primo termine di rimborso una volta decorsi 5/10 anni. La cedola è fissata alla prima data di rimborso: una volta decorsa tale data vengono fissati gli interessi ed il premio per il rischio di credito. I bond ibridi vengono quotate alla prima data di call.

Le società emittenti hanno un grande incentivo a rimborsare i bonds alla prima data di rimborso. Nel caso in cui una società emittente non riscatti i bonds ibridi, il prestito perde l’ammissibilità a capitale azionario. I bonds ibridi non sono strumenti bail-in e non sono soggetti ad alcuna conversione automatica.

Investire in bonds ibridi: cosa sapere

Per investire in bonds ibridi è necessario avviare un processo d’investimento disciplinato e trasparente. È necessario analizzare le caratteristiche strutturali dei titoli obbligazionari prima di assumere una decisione di investimento. I bond ibridi beneficiano dell’equity credit: vengono contabilizzati come debito societario e come capitale.

I bonds ibridi sono acquistati da investitori istituzionali, compagnie assicurative, banche e holding finanziarie. Per varie motivazioni una società può essere interessata all’emissione di bonds ibridi. Se venissero emesse delle azioni, i soci di maggioranza dovrebbero acquistare nuovi titoli per non perdere il controllo societario.

L’emissione di nuovi titoli azionari finisce con il comportare una riduzione del dividendo unitario spettante a ciascun titolo azionario. Tale rischio non si corre quando vengono emessi titoli obbligazionari ibride.

L’emissione di bonds ibridi non peggiora l’indebitamento. Tali titoli obbligazionari sono perpetui e non debbono essere rimborsate: il pagamento della cedola può non essere effettuato o può essere differito.

Investire in bonds ibridi: quali sono i vantaggi?

Il vantaggio per l’obbligazionista è quello che i bonds ibridi hanno un rendimento più elevato associato ad un rischio maggiore. Il vantaggio per la società emittente è che l’emissione dei bonds ibridi non appesantisce il rapporto tra debito e capitale. Non essendo considerati puro debito, partecipano al capitale di rischio.