Ecco tutte le informazioni utili sulla manifestazione di oggi, sabato 25 novembre 2023, a Roma: dal percorso fino alle linee di autobus della rete Atac deviati. Il corteo, indetto dal movimento “Non una di meno” in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, partirà dal Circo Massimo. Si prevede la presenza di decine di migliaia di persone.
Manifestazione 25 novembre Roma: il percorso e gli orari del corteo di oggi
La manifestazione di “Non una di meno” di oggi, 25 novembre, a Roma, prevede il seguente percorso:
- Circo Massimo
- Porta Capena
- Via di San Gregorio
- Via Labicana
- Viale Manzoni
- Via Emanuele Filiberto
- Punto di arrivo: San Giovanni
Il corteo inizierà alle 14.30 e dovrebbe durare fino al tardo pomeriggio di oggi, sabato 25 novembre 2023. A prenderne parte saranno anche centinaia e centinaia di rappresentanti di partiti politici, di sigle sindacali, di gruppi ed associazioni che si dedicano al contrasto della violenza contro le donne.
La manifestazione di oggi pomeriggio a Roma servirà per dare voce a tutte quelle donne che una voce non l’hanno più. Si protesterà non solo contro gli ancora troppo numerosi femminicidi che avvengono in Italia e nel mondo, ma anche per dire basta ad ogni forma di discriminazione le violenza basata sul sesso e sul genere di appartenenza. Si lotterà contro il patriarcato.
Al corteo di questa giornata è stata invitata anche la famiglia di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne di Vigonovo, in Veneto, uccisa e per il cui omicidio e stato arrestato il suo ex fidanzato Filippo Turetta. Stamattina inoltre proprio a Roma, il sindaco Roberto Gualtieri ha inaugurato una casa destinata alle donne vittime di violenza e ai loro figli, intitolata proprio a Giulia.
Le strade chiuse e i mezzi deviati
Per permettere il corretto svolgimento del corteo, diverse strade a Roma oggi saranno chiuse al traffico. Sono in vigore inoltre divieti di sosta su via dell’Ara Massima di Ercole, via dei Cerchi, via del Circo Massimo, piazza San Giovanni, via Vincenzo Lamaro e via Walter Procaccini (zona Cinecittà).
Verranno deviate le seguenti linee Atac:
- 3Nav
- 16
- 51
- 75
- 81
- 85
- 87
- 117
- 118
- 160
- 218
- 360
- 590
- 628
- 665
- 714
- 715
- 792 C3
Gli altri eventi di oggi
Ma Roma non è l’unica città interessata da cortei e manifestazioni. Importanti proteste si tengono anche nelle altre principali città italiane come Milano, Napoli, Torino, Bologna, Palermo e via dicendo.
Centinaia di migliaia di persone ricorderanno Giulia Cecchettin, così come tutte le altre donne vittime di violenza e femminicidi. I dati sono davvero impressionanti. Secondo quanto riferito dal ministero degli Interni con numeri aggiornati al 19 novembre scorso, dall’inizio dell’anno sono state uccise ben 106 donne. Una ogni tre giorni. Spesso a togliere loro la vita sono partner o ex partner.
In Italia, almeno 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella loro vita. Questo secondo i dati Istat. Lo scorso anno, nel 2020, sono state oltre 20mila le persone che si sono rivolte a centri antiviolenza. Ci sono però ancora tantissime persone che hanno paura di denunciare e chiedere aiuto per i più svariati motivi.
A partire dalle ore 18 di oggi, sabato 25 novembre 2023, il Colosseo sarà illuminato di rosso, come gesto simbolico che invita tutti quanti a riflettere sull’importanza della lotta alla violenza contro le donne. A renderlo noto è stata direttamente la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, la dottoressa Alfonsina Russo, la quale ha parlato di una “piaga sociale” che ognuno deve impegnarsi a combattere.
Nel frattempo sulla facciata principale di Palazzo Chigi è apparso uno slogan per dire basta la violenza sulle donne. “Non sei sola, chiama il 1522”, è la frase che si legge. La premier è leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nel corso dell’accensione della facciata in piazza Colonna, ha ricordato che l’amore non è qualcosa che fa male. Ha ripetuto che le donne devono essere libere e nessuno deve limitare la loro libertà, pensando di possederle.