Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini nel corso del pomeriggio di oggi 24 novembre 2023 precetta lo sciopero previsto per il prossimo lunedì 27 novembre: ecco tutti i dettagli utili.

Salvini precetta lo sciopero di lunedì 27 novembre: stop solo per 4 ore

Arriva poco fa la notizia sullo sciopero previsto per lunedì 27 novembre 2023: il ministro Matteo Salvini ha firmato la lettera di precettazione. In questo modo lo stop ai trasporti che era stato indetto per l’intera giornata di lunedì è ridotto a 4 ore.

La fascia oraria che interesserà lo sciopero di lunedì 27 novembre sarà dalle 9 alle 13 della mattinata. La comunicazione della decisione arriva direttamente da una nota del Mit.

Salvini sullo sciopero del 27 novembre 2023: “Bisogna ridurre i disagi per i cittadini”

Il ministro dei Trasporti e Vicepremier Matteo Salvini ha deciso di precettare lo sciopero previsto per lunedì 27 ottobre 2023, riducendo lo stop a 4 ore dalle 24 precedentemente previste. Il Vicepremier della Lega in un comunicato ha dichiarato che:

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto. Spero in un sempre maggior coinvolgimento di tutte le realtà sindacali da parte delle aziende con l’obiettivo di risolvere i contenziosi”.

In una nota del Mit si prosegue a parlare dello sciopero, ribadendo la volontà di non creare disagi per la popolazione da parte del ministro:

“Il titolare del Mit è altresì determinato a ridurre al massimo i disagi per i cittadini, anche alla luce di agitazioni che ormai sono diventate molto frequenti, e che colpiscono con particolare insistenza il settore dei trasporti. Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell’ultimo giorno prima del weekend o all’inizio della settimana lavorativa”.

Ecco due approfondimenti per capire cosa si intende per precettazione e quali sono le sanzioni a cui si va incontro per chi decide di violarla.

Salvini precetta lo sciopero, la risposta dei sindacati (Usb): “Non faremo un passo indietro”

In seguito alla precettazione indetta oggi 24 novembre 2023 dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini per lo sciopero previsto per lunedì 27 novembre, arrivano le prime risposte dai parte dei sindacati.

L’Usb ribadisce la sua volontà di andare avanti e di non fare alcun passo indietro sulla questione dello sciopero:

“Come organizzazioni sindacali di base e conflittuali non faremo un passo indietro sul diritto di sciopero. L’incontro delle organizzazioni sindacali con il Ministro Salvini sulla mobilitazione di sciopero nazionale di 24 ore degli autoferrotranvieri conferma le posizioni di un Governo che vuole imporre la limitazione di un diritto costituzionale già fin troppo penalizzato da leggi e normative che si sono susseguite fin dagli anni 90 con tanto di benestare di Cgil Cisl Uil”.

L’Usb continua insistendo sull’importanza del diritto allo sciopero costituzionalmente garantito, sulla necessità di stabilire un salario minimo e all’urgenza di provvedere alla sicurezza sul lavoro:

“A fronte di una categoria aggredita dalle continue privatizzazioni, appalti, sub appalti e sub affidamenti, con salari d’ingresso sotto le 7 euro l’ora e senza riconoscimento dei salari di secondo livello; a fronte di sempre minori investimenti in materia di sicurezza del lavoro e del servizio con turni di lavoro massacranti che producono la fuga da questo mestiere, l’unico modo che questo Governo individua per intervenire è quello di disarmare la categoria dell’unico vero strumento di cui dispongono i lavoratori per far valere i propri diritti, che spesso coincidono con quelli degli utenti”.