Caivano è diventata nel giro di pochi mesi una delle tappe preferite dai ministri del governo Meloni, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non si è detto propriamente contento di queste frequenti visite ‘propagandistiche’ a Caivano.
De Luca e i ministri a Caivano
Una tregua umanitaria a Caivano dall’invasione dei ministri. E’ sarcastico Vincenzo De Luca che commenta sui social, nel corso della sua diretta del venerdì, la presenza dei ministri nel comune in provincia di Napoli. Il ‘governatore’ della Campania critica l’atteggiamento da parte del governo dicendo che le continue visite hanno un mero valore propagandistico. De Luca ha infatti detto:
“Rispetto a questa invasione di ministri, sollecito una tregua umanitaria. Fatela finita per due mesi. Poi, magari, vicino alle elezioni europee, rifate una piccola invasione. Per adesso, per cortesia, una tregua umanitaria per la salute del nostro fegato e per rispetto alla dignità e alla civiltà dei cittadini di Caivano, che non possono essere offesi da queste idiozie propagandistiche assolutamente inutili”
Il riferimento a Lollobrigida
Non poteva mancare poi un chiaro riferimento al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che qualche giorno fa ha fatto fermare un Frecciarossa in ritardo a Ciampino per poi arrivare a Caivano con un’auto blu. La vicenda che ha suscitato tantissimo scalpore è commentata anche dal presidente della Regione Campania:
“Per motivi di solidarietà a Lollobrigida noi avevamo deciso di attrezzare una tenda della Protezione civile per ospitare tutti i ministri che stanno arrivando a Caivano”
De Luca ha parlato anche dell’impegno da parte della sua giunta regionale per Caivano e non manca nel finale una stoccata a due ministri: Piantedosi e Salvini a fronte di un documento recentemente firmato dal ministro degli Interni. Il governatore della Regione Campania ha infatti detto:
“A fronte di questa mia proposta per sfottere quest’allegra compagnia di ministri c’è stato un comunicato stampa della presidenza del Consiglio, in polemica con me, che mi ha ricordato che finalmente, dopo 40 anni, si affrontano i problemi. Tra i firmatari c’è il ministro dell’Interno, Piantedosi, con cui abbiamo rapporti anche di cordialità. Vorrei ricordare a Piantedosi che, nei 40 anni precedenti, lui era capo di gabinetto al ministero dell’Interno; al ministero dell’Interno c’era Salvini. Attualmente, lui è ministro dell’Interno. Nei 40 anni precedenti, chi non ha fatto il proprio dovere era il ministero dell’Interno, che ha scoperto solo oggi che esiste la camorra a Caivano”