Sui crediti d’imposta dei bonus edilizi e del superbonus andrà a regime la comunicazione da presentare sulla piattaforma che metterà a disposizione l’Agenzia delle entrate dal 1° dicembre 2023 per quelli non utilizzati. In questa prima fase della pratica, si cercherà di fare un resoconto dei crediti incagliati e di quelli non utilizzabili rispetto a 135 miliardi di euro di bonus.

Impegnati nell’operazione saranno imprese e contribuenti: mediante la comunicazione si evita la sanzione di 100 euro. Risultano esonerati dalla comunicazione i soli possessori di crediti posti sotto sequestro dalle autorità giudiziarie. L’adempimento è previsto dal decreto legge “Asset” (Dl 104 del 2023). 

Crediti bonus edilizi, al via la comunicazione in caso di non utilizzo: come presentarla dal 1° dicembre 2023 

Al via la comunicazione da presentare all’Agenzia delle entrate sui crediti d’imposta e sugli sconti in fattura non utilizzati in compensazione. Dal 1° dicembre 2023 scatta l’obbligo per imprese e contribuenti di effettuare la comunicazione che servirà a certificare un quantitativo di crediti stimati sui 135 miliardi di euro rispetto agli oltre 160 miliardi di euro di bonus che, nei giorni scorsi, sono stati comunicati dal ministero dell’Economia e delle Finanze in un question time in Commissione Finanze della Camera.

Di fatti, la differenza di oltre 25 miliardi di euro di crediti è stata già oggetto di compensazione. La ricognizione riguarda quindi i crediti d’imposta per i quali non si sappia quale utilizzo ne abbiano fatto le imprese e i contribuenti. 

Crediti bonus comunicazione non utilizzati, perché bisogna farla? 

Nel dettaglio, la comunicazione dei crediti d’imposta sui bonus e superbonus edilizi dovrà essere presentata dai contribuenti e dalle imprese nel caso in cui la liquidazione sia stata persa e non possa essere più recuperata. Pertanto, oggetto di comunicazione dovranno essere quei bonus che derivino da operazioni di cessione dei crediti d’imposta o dall’applicazione dello sconto in fattura.

Sconto in fattura, perché le imprese devono comunicare il mancato utilizzo?

In tal senso, sono numerose le imprese che, avendo concesso lo sconto sulle forniture e sui lavori di efficientamento energetico o di ristrutturazione, non siano riuscite poi a utilizzare il relativo credito con la compensazione. Esaurito il termine di compensazione, i crediti non sono più utilizzabili e, quindi, dovranno essere comunicati a partire dal 1° dicembre prossimo.

Quali crediti occorre comunicare a dicembre 2023?

Il decreto “Asset” specifica che la comunicazione debba avvenire entro 30 giorni dal momento in cui il creditore ne abbia avuto notizia o conoscenza. In questa fase transitoria (che durerà dal 1° dicembre 2023 al 2 gennaio 2024) i soggetti obbligati dovranno procedere con la comunicazione all’Agenzia delle entrate di tutti i crediti non più utilizzabili con avvenuta conoscenza in data precedente al 1° dicembre 2023, quindi anche oltre il termine dei 30 giorni imposto dalla legge. 

Chi deve comunicare i crediti non utilizzati del superbonus? 

Con la messa a punto della piattaforma di comunicazione da parte dell’Agenzia delle entrate con Sogei si potrà disporre di uno strumento che calcoli, quasi in contemporanea, l’ammontare dei crediti d’imposta per i quali non si può più procedere alla compensazione.

Sui 135 miliardi di euro, l’amministrazione tributaria calcola un quantitativo di 12 miliardi di euro di crediti posti sotto sequestro per l’accertamento di eventuali irregolarità. Di questi, 9 miliardi di crediti risultano già congelati da un provvedimento delle autorità giudiziarie.

Per crediti di questo tipo, quindi, non occorre fare la comunicazione, anche perché l’Agenzia delle entrate ha già i dati di questi bonus. Per tutti gli altri crediti è necessario presentare comunicazione per evitare di vedersi irrogare la sanzione di 100 euro.