Non bastano rabbia e condanne, Elly Schlein vuole risposte concrete sul contrasto alla violenza contro le donne. Soprattutto, chiede risorse per la formazione di operatori e operatrici e per l’educazione nelle scuole. E sottolinea come sia “surreale negare la cultura patriarcale nella nostra società”.
La segretaria del Partito Democratico, ospite dell’evento “L’Europa di Domani”, è tornata a parlare di violenza di genere, formazione, educazione e prevenzione:
“La repressione non basta. Per un percorso sulla prevenzione non si può fare a meno della conoscenza di operatori e operatrici dei centri antiviolenza, fondamentale per la formazione”
Schlein: “Rendere obbligatoria l’educazione all’affettività per contrastare la violenza di genere”
Elly Schlein ha anche richiamato la necessità di concentrare più risorse sul versante dell’educazione all’affettività nelle scuole.
“Noi pensiamo che serva una legge che renda obbligatoria l’educazione all’affettività in tutti i cicli scolastici”.
Due, dunque, i capisaldi della prevenzione per la segretaria del Partito Democratico. La formazione di operatori e operatrici di centri antiviolenza, delle forze dell’ordine e delle pubbliche amministrazioni da una parte, l’educazione durante il percorso scolastico dall’altra.
Il tema, però, rimane quello della necessità di ulteriori fondi:
“In questi giorni ho chiesto l’approvazione di una legge sull’educazione all’affettività. Ad ora abbiamo ottenuto una prima apertura, ma mancano le risorse”.
“Aperture da parte di Meloni? Chiedete a lei”
Come le opposizioni ribadiscono ormai da giorni, il tema della violenza di genere dovrebbe essere al centro del dibattito del Paese. Insomma, si dovrebbe lasciare da parte lo scontro politico.
E, in effetti, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pronunciato parole di apertura:
“Esiste un terreno su cui siamo in grado i lavorare insieme e saremo sempre a disposizione per farlo”.
Dal canto suo, Elly Schlein risponde:
“Aperture da Meloni? Chiedetelo a lei. È presto per dire se potremo trovare terreno comune”.
Insomma, ha rilanciato la palla nella metà campo della maggioranza.
“Negare il patriarcato è surreale”
Toccando poi i temi del dibattito culturale del nostro Paese, è tornata a parlare di patriarcato. Secondo lei, negarne l’esistenza sarebbe “surreale”.
“Dobbiamo sradicare l’idea di controllo e possesso sul corpo delle donne”, sottolinea. Tornando a indicare l’educazione, a partire dalle scuole, come mezzo più efficace per un cambio di passo culturale.
Resta ora da capire se opposizioni e maggioranza riusciranno davvero a superare le differenze esistenti per raggiungere un punto di incontro sul tema e partorire norme che possano soddisfare tutti.