È senza troppi giri di parole preoccupazione quella manifestata in queste ore dalla comunità islamica olandese dopo la vittoria di Geert Wilders, il rappresentante del Partito della Libertà (Pvv) di estrema destra noto tra l’altro per aver promesso la messa al bando di moschee, veli e Corano.

I cittadini olandesi di religione musulmana sono 900.000 su 18 milioni e temono che Wilders possa dare seguito ad alcune promesse del passato

Il “leader del contro” nutre da sempre una sorta di repulsione per l’Islam. Dal 2004 soprattutto, ossia dall’assassinio del regista Theodoor “Theo” Van Gogh da parte del fondamentalista Mohammed Bouyeri. Su una popolazione complessiva di 18 milioni di persone, i cittadini olandesi di religione islamica sono però 900.000.

Questi risultati elettorali – ha detto Muhsin Koktas dell’associazione musulmana Cmo alla Reuters – sono scioccanti per i musulmani di questo Paese. Non ci aspettavamo che un partito del genere, con un programma contrario ai principi fondamentali dello stato di diritto, fosse così grande”.

“Molti non ci vogliono, ma sono anche delusi da 13 anni di governo Rutte”

Secondo Abdessamad Taheri, 45enne lavoratore del quartiere multietnico Schilderswijk a L’Aia e membro del partito laburista, invece:

In parte, il messaggio è che molte persone sono xenofobe e non vogliono stranieri o musulmani. Ma un altro messaggio è che le persone sono molto deluse da 13 anni di Rutte (il primo ministro uscente, ndr).

La preoccupazione comunque rimane. Da par suo, in campagna elettorale Wilders ha detto di voler essere il presidente di tutti gli olandesi. Dovrà inoltre scendere a patti con alcune provocazioni estreme del passato se vorrà essere a capo del prossimo esecutivo del dopo Rutte in coabitazione.