Sudafrica: Oscar Pistorius sarà rilasciato anticipatamente dal carcere tramite la concessione della libertà condizionata a dieci anni dall’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp
Oscar Pistorius, l’ex atleta paralimpico uscirà dal carcere grazie la concessione della libertà condizionata: dieci anni fa aveva ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp
Oscar Pistorius sarà rilasciato anticipatamente dal carcere tramite la concessione della libertà condizionata. Dieci anni fa aveva ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp. Questo la dichiarazione del portavoce delle autorità carcerarie che ha confermato la decisione del DCS (Department of Correctional Services) nei confronti di Pistorius, riportata dall’ANSA:
“Il Dipartimento dei Servizi Correzionali conferma la libertà condizionata per Oscar Leonard Carl Pistorius, a partire dal 5 gennaio 2024”
Come possiamo apprendere da quanto dichiarato dal portavoce del Department of Correctional Services, l’ex campione paralimpico sudafricano potrà godere della libertà condizionata e quindi uscire dalla mura carcerarie ad inizio del 2024, nello specifico dal 5 gennaio. E se dieci anni fa la notizia dell’omicidio di Reeva Steenkamp perpetrato da Pistorius aveva lasciato senza parole e sconvolto il mondo, questa notizia non mancherà di sollevare altrettanti dibattiti. Sky riporta infatti l’immediata disapprovazione della madre della Steenkamp, la quale ha dichiarato di non credere che l’omicida si sia riabilitato. La decisione di concedere la libertà condizionata a Pistorius arriva dopo l’ultimo aggiornamento di marzo 2023, in cui invece tale richiesta era stata respinta. Per la legge del Sud Africa infatti un condannato puà ottenere la libertà condizionale solo dopo aver scontato la metà della pena: date le condanne in primo grado e in appello, si è deliberato che Pistorius non aveva ancora scontato la pena sufficiente per poter chiedere la libertà condizionale. La legge sudafricana prevede che un condannato, una volta scaduta la metà della pena, possa ottenere la libertà condizionale. Poiché Pistorius è stato condannato in primo grado e poi più volte in appello, i servizi penitenziari hanno stimato che, secondo il conteggio effettuato alla data dell’ultima condanna, non aveva scontato il tempo necessario per poter beneficiare di una riduzione di pena. Già allora, la famiglia della vittima, a Pretoria, dove si svolgeva l’udienza, aveva parlato tramite l’avvocato Tania Koen facendo presente la propria posizione contro la possibilità di un rilascio:
“Non ritengono che debba essere rilasciato. Finché non sconterà fino in fondo la sua pena non si potrà dire che sia riabilitato. Per loro la morte della figlia è sì una condanna a vita“
Il processo a Oscar Pistorius si è svolto dal 2013 al 2018 e ha visto susseguirsi due appelli. In primis, l’atleta paralimpico sudafricano è stato condannato in un primo grado a sei anni per omicidio colposo. Successivamente ci fu l’appello del procuratore generale: la sentenza venne così commutata in omicidio intenzionale, con la condanna definitiva che passa a 13 anni e 5 mesi di carcere.
Oscar Pistorius: dai trionfi nell’atletica paralimpica a quella maledetta notte di San Valentino 2013
Nella vita di Oscar Pistorius, e non solo nella sua, tutto cambia il giorno di San Valentino del 2013. Prima tutto il mondo conosceva l’atleta paralimpico africano come un campione, capace di raggiungere tanti incredibili successi. Pistorius, classe 1986, è nato senza le ossa della fibula: i suoi arti inferiori vennero amputati all’altezza del ginocchio a soli undici mesi. Poi la tragedia di dieci anni fa. Dalle ricostruzioni, quella notte, un Pistorius avrebbe ucciso la compagna Reeva Steenkamp, di soli ventinove anni. Ma l’accusato ha sempre sostenuto la sua innocenza, dichiarando di averla colpita per difenderla da una persona intrufolatasi dentro casa. Da li è iniziato l’iter processuale di evento drammatico che sconvolse il Sud Africa e poi tutto il mondo, a prescindere dall’universo sportivo. Una tragedia che alla luce dell’ultimo aggiornamento, continuerà a suscitare dibattiti.